Terremoto in maggioranza a Cassina de' Pecchi, un assessore sbatte la porta
A meno di un anno dalle elezioni amministrative grave scossone nella coalizione a trazione Lega
Ha sbattuto la porta e ha dato le dimissioni. Coup de theatre al Consiglio comunale di Cassina de' Pecchi che si è tenuto giovedì sera 28 settembre 2023. Gianluigi De Sanctis, assessore alla Scuola e alla Sicurezza ha protocollato le proprie dimissioni da membro dell'Esecutivo poco prima della seduta e le ha annunciate in aula, lasciando impietriti i colleghi.
Dissidi e incomprensioni
Che nella Giunta a trazione Lega Nord della sindaca Elisa Balconi ci fossero dissidi e incomprensioni era noto. Ma nessuno immaginava un gesto così clamoroso. De Sanctis in apertura di seduta ha letto il proprio messaggio per spiegare le ragioni del gesto e per ricostruire una frattura che si sarebbe aperta già dalla fine dell'emergenza Covid.
Ho svolto questo incarico mettendo in campo tutte le mie competenze, il mio tempo, la mia passione e il mio entusiasmo, ciò fino a quando mi è stato consentito. Ho affrontato il periodo buio del Covid come se fossimo in guerra, tant’è che nei primi giorni ero l’unico politico in Comune insieme all’Uffico Tecnico unitamente ai volontari di Protezione Civile coordinati dall’ingegner Santoro che agiva sotto la supervisione dell’impeccabile Roc (Responsabile Operativo Comunale) Comandate della Polizia Locale Alessio Bosco e tutti i suoi
agenti e ho svolto questo servizio per 4 mesi, sette giorni su sette dalle 9 alle 23 (tranne il giorno di Pasquetta).Gli altri politici e tecnici hanno cominciato a fare capolino in Comune solo dopo aver realizzato che di Covid non si moriva fulminati o, per lo meno, non nella sala consiliare perennemente occupata dal comando COC che contava più di 20 volontari, uno dei migliori Centri Operativi della Regione.
"Intromissioni nel mio lavoro"
Nel periodo “post bellico” (post Covid) in modo graduale ma inesorabile, si sono susseguiti accadimenti che hanno reso sempre più complicato il mio lavoro da assessore, fino a renderlo oggi impossibile.
Tali eventi hanno tutti un minimo comune denominatore, le intromissioni nel mio operato senza alcuna condivisione. Più volte infatti, per tematiche riguardanti l’assessorato alla Protezione Civile, mi sono trovato di fronte a decisioni già prese e indirizzi politici dati a mia insaputa.
Ero convinto che, almeno per una questione di “buon gusto e rispetto”, lo stesso rispetto che io ho sempre mostrato nei Suoi confronti e dell’Amministrazione tutta, avrei dovuto “almeno essere informato” di tali decisioni.
E invece no. Nel nostro Comune vige la convinzione che molti siano legittimati a dare ordini e presentare richieste alla Protezione Civile bypassando non solo l’assessore alla partita, ma anche la posizione organizzativa di riferimento (il comandate Bosco) e dando indicazioni e indirizzo politico relativamente all’addestramento degli uomini, attività specificamente di competenza dello scrivente.
Ultimo episodio in ordine di tempo la richiesta di “addestramento straordinario” sull’uso delle motoseghe approfittando di un ramo caduto in via Sirio e che occupava un marciapiede fronte scuola.
La decisione di non chiamare la ditta incaricata ad effettuare questi interventi (come da mia richiesta, caduta però nel vuoto), ma di far compiere attività addestrativa è partita da Lei (la sindaca Balconi, ndr) con ordine diretto nei confronti del coordinatore, senza notiziare lo scrivente e la P.O. competente, come al solito del resto. Per fortuna non si è fatto male nessuno. E non stiamo parlando di “stato di emergenza”, ma di un ramo che avrebbero potuto portar via anche i semplici operai del comune (se li avessimo).
"Comando di Polizia locale fatiscente"
Per non parlare poi dell’Assessorato alla Polizia Locale dove la mancanza di condivisione è prassi ormai consolidata.
Per contro, non si impone agli assessorati al Personale e ai Lavori pubblici di fare, a favore della Polizia Locale, quello che si è promesso o si dovrebbe fare da anni, costringendo il Comando a dichiararsi in stato di pre-agitazione. Le cronache degli ultimi giorni sono purtroppo lì a testimoniare.
Siamo arrivati al punto di consentire all’assessore agli Eventi (Lucia Marino, ndr) e all’Assessore all’Ecologia (Fabio Varisco, ndr) di dare indirizzo politico in merito ai Progetti di sicurezza della Polizia Locale in determinati ambiti. Un totale svilimento della figura dell’assessore delegato.
"Ho dovuto assentarmi dalla Giunta per non votare"
Ho tentato di affrontare la situazione più volte in giunta, ma senza alcun esito. Anzi, si è arrivati al punto che alcune delibere arrivano in Giunta senza alcuna discussione o informativa preliminare, con atti ufficiali che arrivano poche ore prima della seduta e con il relatore assente o che non è in grado di illustrare la proposta… però si chiede il voto unanime e compatto.
Va da sé che su alcune proposte di delibera piovute dal cielo non vi era altra soluzione che assentarmi per evitare il pesante voto di astensione o, peggio ancora il voto contrario. Ma così non si può andare avanti.
Fare l’assessore per me è stata all’inizio una piacevole sorpresa, (dato che al mio posto doveva esserci un altro soggetto poi finito per un periodo in opposizione), ma poi questa avventura si è trasformata in una missione.
Vi è anche da dire che non devo “mantenere il ruolo” a tutti i costi. Va tenuto ulteriormente presente che questo Comune è il luogo dove vivo e che vivo dal 1977 e dove vive la mia famiglia, ciò che ho di più caro, quindi Cassina de’ Pecchi merita solo “il meglio”.
Il voto contrario al Dup
Alla luce di quanto sopra descritto, non essendo nelle condizioni di “esprimere il mio meglio”, non ha senso che io continui a far parte della Giunta Comunale.
Di un aspetto però vado molto fiero, quello di aver ottenuto che le associazioni di Cassina de’ Pecchi siano riuscite a mettersi in rete e che grazie anche al lavoro del mio assessorato siano in grado di offrire servizi sempre più vasti alla cittadinanza.
Ho il rammarico, nonostante la mia grande insistenza, di non essere riuscito a far sottoscrivere l’addendum alla convenzione con la Croce Bianca che chiedeva, prima del termine della consiliatura, di perfezionare la stessa specificando meglio le aree assegnate, ma confido nel fatto che prima o poi qualcuno lo farà.
De Sanctis, che durante il Consiglio ha poi votato contro il Dup, il Documento unico di programmazione, aveva le deleghe alla Sicurezza, alle Politiche abitative e alla Scuola.
Il segretario cittadino della Lega Fabio Varisco si è detto rammaricato del gesto, ma soprattutto del voto contrario a un documento che lui stesso aveva collaborato a scrivere.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 30 settembre 2023.