Striscione contro la censura, il Pd lancia la sfida: "Qui è benvenuta la democrazia"

Esposto all'esterno della sede del PD di Bergamo un lenzuolo con la scritta Qui è benvenuta la libertà di espressione.

Striscione contro la censura, il Pd lancia la sfida: "Qui è benvenuta la democrazia"
Pubblicato:
Aggiornato:

Lenzuola che danno il benvenuto alla democrazia, alla libertà di pensiero e di espressione. “E’ la nostra risposta simbolica alla rimozione, da parte dei Vigli del Fuoco su ordine della Questura di Bergamo, del lenzuolo che ieri a Brembate riportava la scritta Non sei il benvenuto, spiegano il segretario provinciale del PD Davide Casati e il segretario provinciale dei Giovani Democratici Gabriele Giudici, che oggi hanno esposto all’esterno della sede del PD di Bergamo un lenzuolo con la scritta Qui è benvenuta la libertà di espressione.

“No alla censura”

“Bisogna reagire prontamente di fronte a questi gesti che calpestano la libertà di espressione, perché quest’ultima è uno dei pilastri sui quali si regge il nostro Stato democratico. E noi la democrazia, insieme al legittimo dissenso, la vogliamo salvaguardare anche se a qualcuno evidentemente dà fastidio” dichiarano i parlamentari Maurizio Martina, Elena Carnevali e Antonio Misiani, insieme al consigliere regionale Jacopo Scandella.

Per questo, accanto alle verifiche in corso nelle sedi istituzionali (sono state presentate due interrogazioni parlamentari sull’episodio di Brembate, ndr) il PD invita i cittadini, i partiti, le associazioni e i sindacati ad esporre, nei prossimi giorni, messaggi che inneggiano alla libertà e al rispetto dei diritti. Per dire no alla censura.

L’attacco a Forza Nuova

“In questo scenario preoccupante, è paradossale e vergognoso che ancora oggi una formazione politica come Forza Nuova, che si rifà ai principi antidemocratici della dittatura fascista, si possa candidare alle elezioni, come avviene a Bagnatica dove, proprio questa sera, è prevista la presentazione dei loro candidati alla presenza di Roberto Fiore – aggiunge il segretario provinciale Casati -. E non si giochi a confondere i piani: la libertà di espressione va difesa e tutelata, mentre l’apologia di fascismo è ben altro, e chi se ne macchia non merita la dignità di avere rappresentanti nelle istituzioni democratiche” conclude.

“Vogliamo ribadire – aggiungono i parlamentari PD Martina, Carnevali e Misiani e il consigliere regionale Scandella – che i valori sanciti dalla nostra Costituzione sono saldamente ancorati alle radici antifasciste che hanno dato vita alla nostra democrazia”.

TORNA ALLA HOME

Seguici sui nostri canali