StMicroelectronics in Commissione regionale. Anche Carugate prende posizione
Il sindaco Luca Maggioni ha delegato l'assessore Corrias a rappresentare il Comune in questa partita, "che coinvolge lavoratori carugatesi e che determina il futuro delle politiche imprenditoriali in Italia"

Oltre che di Peg Perego, oggi la Commissione Attività Produttive di Regione Lombardia si è occupata anche del caso della StMicroelectronics di Agrate Brianza.
La situazione di StMicroelectronics al centro dell'incontro in Commissione Attività Produttive
L'audizione si è tenuta nell’Aula del Consiglio regionale a Palazzo Pirelli ed è stata presieduta dal Presidente Marcello Ventura (FdI) e dalla Vice Presidente Silvia Scurati (Lega). La richiesta dell’audizione era stata sottoscritta in una lettera da 23 Sindaci, che avevano espresso “fondate preoccupazioni in merito a un possibile ridimensionamento degli investimenti e a una contrazione dei livelli occupazionali relativi al sito di Agrate Brianza in seguito alla presentazione del Piano industriale 2025-27”.
Hanno partecipato alla riunione odierna sulla situazione di STMicroelectronics numerosi Consiglieri regionali, funzionari del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Ministero dell’Economia, numerosi Sindaci, il Presidente della Provincia di Monza Brianza Luca Santambrogio e funzionari di Regione Lombardia.
Anche Carugate presente alla Commissione
Nonostante la crisi coinvolga un'azienda della Brianza, anche la Martesana è parte in causa della situazione. Lo ha spiegato bene il sindaco di Carugate Luca Maggioni che ha delegato l'assessore Francesco Corrias a rappresentare la città in una partita che può determinare "il futuro della politica industriale in Italia".
Già nelle settimane scorse come Comune avevamo scritto una lettera insieme agli altri enti della nostra zona esprimendo preoccupazione per i tagli annunciati nella storica sede di Agrate Brianza, nella quale lavorano diversi carugatesi.
Ora, al di là dell'importantissimo tema della tutela dei posti di lavoro, la vera questione riguarda lo sviluppo futuro di una azienda così importante per la politica industriale del nostro paese e dell'Europa, oggi ancora alle prese con i contrasti con la Francia per la governance e con ipotesi di disinvestimento in un settore chiave come quello dei semiconduttori.La tutela della politica industriale italiana ed europea in un settore così strategico deve essere la priorità per Regione e per il Governo. Anche i territori, per quanto di loro competenza, devono avere chiaro che il mantenimento di un asset competitivo come quello di ST (ma si potrebbero citare mille altri esempi, come l'Ilva di Taranto) è essenziale per il Paese Italia, per il futuro industriale dell'Europe e per le nostre comunità.
La Cisl "Ribadita ancora una volta la gravità della situazione"
"Come FIM CISL, assieme alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo sfruttato l'occasione per ribadire ancora una volta la gravità della situazione chiedendo, anche in vista del prossimo incontro ministeriale del 28 luglio, che l'azienda innanzitutto interrompa qualsiasi forma di attuazione ufficiosa e sotterranea del piano industriale che stiamo ormai contestando da mesi e che la Regione Lombardia, assieme a tutte le altre istituzioni coinvolte, cioè i comuni e la provincia di Monza e Brianza, in occasione del tavolo del 28 luglio presso il Mimit richieda, assieme al sindacato, il ritiro del piano presentato dall'azienda ad aprile, la dichiarazione di zero esuberi e l'annuncio di nuovi investimenti produttivi sul sito di Agrate. All'audizione di questa mattina erano presenti anche i funzionari del Ministero delle Finanze che rappresenta sostanzialmente la proprietà statale di ST e del MIMIT. Abbiamo registrato con favore la loro presenza ma e’ chiaro che a partire dal 28 luglio auspichiamo che il ruolo di entrambi i ministeri sia deciso a supporto delle richieste delle organizzazioni sindacali, delle lavoratrici e dei lavoratori di ST”.
Corbetta: "Un piano industriale che depotenzi Agrate va rispedito al mittente"
“Dall’audizione di questa mattina è emerso un dato chiaro: il territorio non accetterà mai la penalizzazione della STMicroelectronics di Agrate, un’eccellenza industriale e strategica per tutta la Lombardia e l’Italia. Dispiace l’assenza della governance aziendale, ma il messaggio deve arrivare forte: un piano industriale che depotenzi Agrate va rispedito al mittente.”
Lo dichiara Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Lombardia, intervenuto oggi in audizione.
“Dopo aver ricevuto ingenti fondi pubblici è inaccettabile pensare di sacrificare un sito come quello di Agrate, dove lavorano migliaia di persone e dove si produce innovazione. Oggi si conferma la necessità di incalzare la governance, ricordando che si tratta di una società con partecipazioni pubbliche di due Stati, per arrivare a una profonda revisione del piano. La Lega chiede equilibrio: si guardi al futuro e si salvaguardi l’occupazione. Agrate è un cuore tecnologico della Lombardia e tale deve restare.”