Scontro politico su Statuto comunale e Regolamento di Consiglio comunale: appello alla riappacificazione
Le minoranze di Cassina de' Pecchi hanno impugnato i documenti al presidente della Repubblica e hanno fondato un "parlamentino ombra"

Guerra politica a Cassina de' Pecchi, Azione e Italia Viva provano a fare da pacieri nello scontro fortissimo tra maggioranza e opposizione, con quest'ultime che hanno addirittura fondato un Altro Consiglio per trovare un luogo dove esprimere ciò che secondo loro è impedito nel parlamentino vero.
Lo scontro legale su Regolamento di Consiglio e Statuto
L'approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio comunale e dello Statuto comunale a fine dicembre nella famosa seduta durata dodici ore ha scatenato una tempesta politica che, secondo le sezioni locali di Azione e Italia viva, rischia di avere ripercussioni sulla vita della comunità.
Le due forze politiche, che non hanno rappresentanza in Consiglio, hanno così espresso forte preoccupazione per lo scontro in atto e hanno lanciato un appello al dialogo e alla collaborazione.
Il Consiglio comunale, nella seduta del 20 dicembre, aveva dato il via libera ai due documenti chiave per l'organizzazione e il funzionamento del Comune.
Tuttavia, l'approvazione, secondo le minoranze consiliari, è avvenuta senza la necessaria condivisione, generando un clima di tensione che è sfociato in un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e nella successiva impugnazione dello stesso davanti al Tar.
L'appello di Italia viva e Azione
Di qui l'appello al ritorno a più miti consigli da parte dei due direttivi nell'orbita riformista:
Siamo attenti ai processi che riguardano la vita quotidiana del paese. Siamo preoccupati per una deriva che ha conseguenze dirette sulla Cittadinanza anche da un punto di vista economico, e per uno scontro muro contro muro che non produce nulla di buono per il paese
Di fronte a questa situazione di stallo, le due forze politiche hanno lanciato un accorato appello sia alla sindaca Elisa Balconi sia alla sua maggioranza, che ai partiti e ai gruppi consiliari di opposizione.
"Un passo indietro da parte di tutti"
Come in ogni buona mediazione, Azione e Italia viva hanno chiesto alle due parti di fare ciascuna un passo indietro:
Innanzitutto, chiediamo alla sindaca e alla sua maggioranza di ritirare le delibere approvate e riaprire un percorso condiviso con tutti i rappresentanti eletti dai cittadini, attraverso gli strumenti a disposizione, per la definizione congiunta delle regole democratiche che stanno alla base della convivenza civile e politica.
Allo stesso tempo, ci appelliamo ai partiti e ai gruppi consiliari di opposizione affinché ritirino contemporaneamente l'istanza al Presidente della Repubblica e si astengano da ogni altra azione giudiziaria in merito.
Italia Viva e Azione si sono dette pronte a offrire un contributo "sereno e fattivo" per avviare una nuova fase di collaborazione che coinvolga tutte le espressioni politiche, sociali e culturali della comunità.
"Speriamo in una nuova fase"
Ancora la nota dei due partiti:
Auspichiamo che questo nostro appello sia accolto e che tutta la comunità viva di Cassina de' Pecchi, possa partecipare alla definizione di un nuovo Statuto, e di un nuovo Regolamento del Consiglio comunale che metta davanti a tutto l'interesse generale.
Siamo assolutamente convinti che gli atti che nel loro insieme riguardano tutti i cittadini di Cassina, a cominciare da un documento (lo Statuto) che è nel piccolo la "Costituzione" del Comune, vadano costruiti insieme, serenamente, senza imposizioni, senza ricorsi giudiziari, senza penalizzare i Cittadini, che sono e devono rimanere, l'unico punto di riferimento dell'agire politico