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"Ripartenza accompagnata da prudenza e responsabilità"

E' l'appello del capogruppo regionale del Pd Fabio Pizzul

"Ripartenza accompagnata da prudenza e responsabilità"
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Prudenza e responsabilità nella ripartenza. E' l'appello lanciato dal capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul a pochi giorni dalla riapertura.

Prudenza e responsabilità

Una ripartenza accompagnata da prudenza e responsabilità. È l’appello di Fabio Pizzul, capogruppo regionale del Pd, a pochi giorni dalla riapertura di gran parte delle attività. “In questa fase la preoccupazione degli imprenditori e dei lavoratori è anche la nostra: evitare che l’emergenza sanitaria si traduca in una crisi economica e sociale senza precedenti – ha detto – Per questo motivo è fondamentale l’immissione straordinaria di liquidità nel sistema economico che è stata operata dal Governo, con il Decreto legge Liquidità e con quello Rilancio”. Con quest’ultimo, il Governo ha stabilito crediti d’imposta per affitti, sanificazioni e messa in sicurezza degli ambienti di lavoro, contributi a fondo perduto per le Pmi fino a 5 milioni di fatturato e lo spostamento di tutti i pagamenti sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio al 16 settembre. “Credo importante sottolineare la cancellazione del saldo Irap 2019 e dell’acconto 2020 a giugno per le imprese e i lavoratori autonomi con un volume di ricavi fino a 250 milioni”, ha concluso Pizzul.

"Regione Lombardia non crede ai test diffusi"

L’Istituto superiore di sanità ha stabilito che se un cittadino effettua un test sierologico e questo è positivo, deve sottoporsi anche al tampone naso-faringeo, per essere certi che non sia ancora contagioso. “Un’ottima decisione, ma noi dobbiamo sempre distinguerci – ha lamentato Fabio Pizzul, capogruppo del Pd in consiglio regionale – Regione Lombardia, nel recepire questa direttiva, ha stabilito che, nel caso in cui un cittadino effettui il test sierologico in regime privato e abbia esito positivo, rimborserà il costo dell’esame del tampone, ma solo in caso che anche quest’ultimo sia positivo”. Per Pizzul “è l’ennesima riprova che Regione Lombardia non crede ai test diffusi e che persevera nella strategia sbagliata. È assurdo che un cittadino venga penalizzato perché non è più infettivo. Il messaggio che la Regione dà ai cittadini che hanno avuto sintomi e che non sono stati visitati da nessuno, o che devono tornare al lavoro a contatto con colleghi e pubblico, ma anche a quelli che sono stati a contatto con persone malate, è che se vogliono proprio fare il test devono sapere che se lo devono pagare. E se per caso nel frattempo sono guariti, si devono pagare pure il tampone – ha aggiunto – È un disincentivo bello e buono, che nasconde forse la volontà di non far emergere la dimensione reale del contagio in Lombardia”. Insomma, per il capogruppo Pizzul, “prima la Giunta ha aperto di malavoglia la possibilità di fare i test sierologici a tutti i cittadini, partendo in grandissimo ritardo, ora se ne sta lavando le mani”. Il Gruppo del Pd sul tema di test e tamponi ha presentato una mozione urgente con cui impegna la Regione a cambiare strategia, facendosi direttamente carico della sorveglianza sanitaria, come dovrebbe essere.

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