Politica

Ramelli, post contestato: "Per ogni targa tolta ne rimetteremo 10"

A scriverlo è stato il presidente del Consiglio di Cassano d'Adda

Ramelli, post contestato: "Per ogni targa tolta ne rimetteremo 10"
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Tra i vari commenti pubblicati dai politici a seguito del furto della targa dedicata a Sergio Ramelli, c’è stato anche quello del segretario locale di Fratelli d’Italia e presidente del Consiglio di Cassano d'Adda Giovanni Albano. Che ha suscitato qualche polemica.

Polemica sul post

Degli esseri indegni hanno rubato la targa. Questo atto vergognoso ci ferisce profondamente, ma non ci farà arretrare di un passo nella difesa della memoria e della verità. La figura di Sergio Ramelli non appartiene a una parte, ma a tutti coloro che credono nella democrazia e nel rispetto reciproco. Chi distrugge una targa non distrugge il ricordo: lo rafforza, perché ci ricorda quanto sia ancora necessario coltivare la memoria contro ogni forma di odio

è il post pubblicato da Albano sul suo profilo e sulla pagina Facebook di Fratelli d'Italia Cassano d'Adda. O almeno, questo il post leggibile dopo la modifica apportata quattro ore dopo la pubblicazione. Il suo messaggio, infatti, si concludeva con questa frase:

In ogni caso sappiate che per ogni targa che ruberete 10 ne rimetteremo.

Diverse persone hanno pensato al richiamo all'ordine di rappresaglia impartito dal feldmaresciallo generale a capo delle truppe tedesche Albert Konrad Kesselring, che prevedeva la fucilazione di 10 civili italiani per ogni soldato tedesco ucciso nell'attentato di via Rasella, e che si concluse con l'eccidio delle Fosse Ardeatine.

E’ veramente fuori luogo scrivere così, si richiamano le rappresaglie naziste. Ci auguriamo che questo sia stato solo uno scivolone inopportuno da parte del presidente del Consiglio e speriamo prenda le distanze da quel significato che in molti hanno inteso e percepito, cioè il richiamo alle vendette naziste

ha commentato Simona Merisi, referente di Sinistra italiana e membro dell’Anpi.

La risposta di Albano

Albano ha dichiarato di aver tolto la frase proprio a seguito di alcuni commenti che la definivano "di una gravità assoluta", sottolineando che non intendeva fare nessun richiamo:

Volevo solo dire che anche se qualcuno toglierà ancora la targa, questa sarà sempre rimessa. Non permetto a nessuno di associare il mio nome al fascismo e denuncerò chiunque lo farà

ha replicato il cassanese.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 10 maggio 2025. 

Commenti
Matteo

Cerro i comuni della Martesana funzionano tutti talmente bene che le amministrazioni possono permettersi di fare polemiche per un fatto di 50 anni fa. Gli dedichino un'aula al Molinari o un luogo al Casoretto, sono quelli i luoghi in cui è nata e si è verificata la tragedia. Il resto è solo sciacallaggio da una parte e dall'altra, proprio come 50 anni fa.

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