Incredibile

Ottavo Consiglio deserto a Cologno Monzese, il sindaco "sgonfia" il suo partito e i leghisti disertano l'aula

La crisi politica non manca di continue sorprese: ieri sera, mercoledì 29 giugno 2022, Angelo Rocchi era pronto a togliere le attuali deleghe all'assessore Dania Perego (a sua insaputa).

Ottavo Consiglio deserto a Cologno Monzese, il sindaco "sgonfia" il suo partito e i leghisti disertano l'aula
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Ottavo Consiglio deserto a Cologno Monzese, il sindaco "sgonfia" il suo partito e i leghisti disertano l'aula. La crisi politica non manca di continue sorprese: ieri sera, mercoledì 29 giugno 2022, Angelo Rocchi era pronto a togliere le attuali deleghe all'assessore Dania Perego (a sua insaputa).

Incredibile a Cologno Monzese: le "capriole" della politica

Da settimane Fratelli d'Italia e la lista Noi con Rocchi fanno mancare il numero legale nel parlamentino, impedendo l'approvazione del bilancio consuntivo. Sullo sfondo il rischio dell'arrivo del commissario prefettizio e dello scioglimento dell'Amministrazione, qualora entro lunedì 3 luglio il documento finanziario non venga deliberato. Ora nel ruolo dei "ribelli" ci sono invece i leghisti, che ieri hanno disertato in massa la seduta. Motivo? Pochi minuti prima dell'inizio del Consiglio, il primo cittadino aveva in mano il decreto con cui avrebbe tolto tutte le deleghe fin qui detenute da Perego (che aveva già dovuto rinunciare l'anno scorso alla carica di vicesindaco), nell'ambito di un rimpasto di Giunta figlio delle richieste dei "dissidenti" (quelli originari, FdI e Noi con Rocchi) che volevano da Rocchi - ottenendolo, visto come è andata ieri - un ridimensionamento del peso in Giunta del suo partito, la Lega.

Ora cosa accadrà?

Di certo la Lega (e la stessa Perego, anche nel ruolo di segretario del partito) non ha digerito la scelta, considerata alla stregua di una pugnalata alle spalle. Anche perché il cambio di deleghe ipotizzato da Rocchi (come in una sorta di puzzle) è stato studiato senza informare i lumbard colognesi, ben che meno i vertici regionali. Ed ecco allora che da un vicolo cieco si è passati nell'arco di poco a un altro. Non meno insidioso, visto che il 3 luglio si avvicina. E' probabile che un'altra seduta del parlamentino venga convocata nel weekend, forse domenica.

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