"No all'intitolazione a Sergio Ramelli delle tensostrutture di Cassina de' Pecchi"
Il gruppo politico, come nel caso di Cassano d'Adda, si oppone alla dedica di luoghi al 18enne vittima 50 anni fa di una brutale aggressione da parte di estremisti

Un altro "no". Potere al Popolo Martesana, come aveva già fatto con il caso dell'intitolazione del parco della biblioteca di Cassano d'Adda a Sergio Ramelli, si oppone alla proposta di intitolare un luogo anche a Cassina de Pecchi, tantomeno le tensostrutture di via Trieste, come suggerito dall'ex segretario di Fratelli d'Italia Fabrizio Di Costanzo.
"La storia di Cassina è antifascista"
Il gruppo ha inviato una nota di ferma condanna della proposta:
Pur condannando ogni forma di violenza politica, riteniamo inaccettabile l’ennesimo tentativo di riscrivere la storia e di legittimare figure legate alla destra neofascista.
Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento sociale italiano, è stato vittima di un brutale omicidio nel 1975. La sua tragica morte, come quella di tutte le vittime della violenza politica, merita rispetto, ma non può essere strumentalizzata per operazioni di revisionismo storico che mirano a equiparare antifascismo e fascismo.
Cassina de' Pecchi e una città costruita sulla memoria della Resistenza e sulla difesa dei valori democratici e costituzionali. Riteniamo che gli spazi pubblici debbano essere dedicati a figure che rappresentano la lotta per la giustizia sociale, la democrazia e i diritti di tutte e tutti.
Vedi non ultimo una bella iniziativa unitaria del 25 Aprile, con la consegna delle targhe hai deportati cassinesi.
Aprire a certe proposte divisive non fanno altro che alimentare disuguaglianze.
"No al revisionismo"
Potere al Popolo ha quindi chiuso la porta a qualsiasi iniziativa possa essere interpretata come un viatico per un certo revisionismo:
Mentre la destra fascista continua a cercare di riscrivere la memoria storica, noi ribadiamo con forza che l’antifascismo non è un’opinione, ma un valore fondante della nostra Repubblica.
Chiediamo quindi all'Amministrazione Balconi di respingere questa provocazione e di impegnarsi a preservare la memoria delle vittime della violenza fascista e di chi ha lottato per la libertà e l’uguaglianza, tutti,
Invitiamo la cittadinanza e tutte le forze democratiche a unirsi alla nostra richiesta per evitare che la storia venga manipolata per fini politici e per ribadire che Cassina de pecchi rimanga città antifascista, suo valori fondanti della Costituzione.