Metrotranvia snobbata dalla Regione: Agrate e Brugherio non si arrendono
L'obiettivo è convincere la Giunta regionale a stanziare entro giugno la propria quota per il finanziamento dell'opera.

Metrotranvia snobbata dalla Regione: Agrate e Brugherio non si arrendono.
Rabbia, disappunto, ma anche la voglia di andare avanti tornando a bussare con forza alla porta della Regione, coinvolgendo anche i cittadini e “sfruttando” il coronavirus.
I sindaci Pd non mollano
Non mollano i sindaci e i rappresentanti del Pd sul fronte del prolungamento fino a Vimercate della metropolitana milanese. Dopo l’ennesima doccia fredda, arrivata la scorsa settimana quando la Giunta lombarda ha ribadito ancora una volta di non voler finanziare il progetto per la realizzazione della metrotranvia prima del 2022, il Partito democratico prova a ragionare su come proseguire nella definizione e nel finanziamento del progetto per non perdere, per l’ennesima volta, il treno.
Dibattito social
E così ieri, mercoledì, il Pd di Agrate ha organizzato un dibattito via social alla presenza del sindaci di centrosinistra di Agrate (Simone Sironi) e di Brugherio (Marco Troiano) e del capogruppo in Regione Gigi Ponti.
Il costo del progetto della metrotanvia
Il progetto su cui da mesi i cinque Comuni coinvolti (oltre ai due citati, ci sono anche Vimercate, Concorezzo e Carugate) stanno lavorando con convinzione insieme al Comune di Milano e a Metropolitane milanesi prevede non più il prolungamento classico della MM2 da Cologno Nord a Vimercate, ma la realizzazione di una linea di tram veloce, con un costo di circa 400 milioni di euro, meno della metà del costo preventivato per la metro.
La retromarcia della Regione
Anche Regione Lombardia si era detta pronta a fare la propria parte, salvo poi tirarsi indietro. Nel bilancio 2020 non c’è infatti nemmeno un euro per la compartecipazione al finanziamento. Lo stanziamento è stato inserito solo nel bilancio 2022. Le opposizioni, Pd e 5 Stelle in primis, e i sindaci (i Comuni hanno già stanziato 200mila euro ciascuno, come da accordi) hanno protestato con forza.
“Non ci arrendiamo”
Ieri Sironi, Troiano e Ponti hanno ribadito l’intenzione di voler proseguire per non perdere il treno.
“In questi mesi abbiamo agito per ridurre a “1” il famoso valore del rapporto tra costi e benefici – ha sottolineato Sironi – Purtroppo Lombardia è stata quasi sempre assente ai tavoli, ribadendo a più riprese come per la Regione questa non fosse un’opera prioritaria. E la scelta di non inserire il finanziamento nel bilanci 2020 ne è la conferma. Questo lascia l’amaro in bocca, ma non vogliamo arrenderci”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino di Brugherio, Troiano:
“Regione ha voluto la “prova d’amore” chiedendo ai Comuni di stanziare la propria quota per finanziare lo studio. Noi l’abbiamo fatto, convintamente e senza alcuna distinzione di schieramento. Poi però Regione ha tradito e ci ha risposto: “Ci vediamo nel 2022”.
La pressione in Regione
A Gigi Ponti il compito di spiegare cosa accaduto nelle scorse settimane a Palazzo Lombardia.
“Dopo il no al finanziamento nel 2020 il Pd, insieme al Movimento 5 Stelle, è tornato alla carica in vista del provvedimento da 3 miliardi di euro varato dalla Giunta Fontana nei giorni scorsi – ha precisato – Un intervento per far fronte all’emergenza Covid che prevede anche 400 milioni per investimenti dei Comuni. Purtroppo il nostro ordine del giorno è stato bocciato con la motivazione che in questa fase la Giunta non era disponibile a definire gli interventi in maniera puntuale. A questo punto attendiamo l’assestamento di Bilancio previsto per giugno. Non c’è una sola ragione a sostegno della posizione di Regione Lombardia”.
“Fare lobby coinvolgendo cittadini e imprenditori”
Cosa fare quindi, al di là dell’azione politica, lo hanno indicato i due sindaci.
“Bisogna coinvolgere anche le amministrazioni dei Comuni della Brianza Est non direttamente interessati alla tratta, ma che considerano altrettanto fondamentale quest’opera – ha aggiunto Sironi – Bisogna bussare anche alle attività commerciali e imprenditoriali. Bisogna coinvolgere i cittadini, le associazioni. Insomma, bisogna fare lobby; una lobby positiva per portare a casa il risultato”.
“Anche i cittadini devono essere in prima linea in questa battaglia – ha insistito Troiano – Sono loro che ogni giorno patiscono i disagi delle code infinite lungo la Tangenziale Est per raggiungere Milano e che pagano il pedaggio di 2 euro alla barriera. Paradossalmente anche il coronavirus ci può dare una mano. Ci sta dicendo che dobbiamo cambiare i nostri stili di vita anche per quanto riguarda ambiente, territorio e connessioni. Credo che anche questa novità vada inserita nella valutazione costi-benefici dell’opera”.