L'Istituto Spallanzani di Rivolta è in difficoltà: appello a Regione Lombardia
I rappresentanti dell'istituto, insieme al sindaco Giovanni Sgroi, sono stati ascoltati in Commissione
Il noto istituto di ricerca "Lazzaro Spallanzani" di Rivolta d’Adda è in difficoltà e il locale circolo Pd chiede, a gran voce, che venga aiutato. Lo Spallanzani è un punto di riferimento molto importante a livello nazionale per le biotecnologie applicate, la tracciabilità degli alimenti e la fecondazione artificiale animale. Da alcuni mesi ha segnalato il suo momento di forte crisi, che è stato preso particolarmente a cuore dal circolo Dem rivoltano.
Le difficoltà dello Spallanzani
"La Giunta regionale ha tagliato i fondi annuali destinati all’Istituto per circa 100mila euro - hanno dichiarato alcuni esponenti del circolo Pd - costringendo la direzione dell’ente ad attivare la cassa integrazione per i dipendenti. E il partito democratico intende farsi portavoce delle istanze del territorio. Matteo Piloni, consigliere regionale Pd e segretario della Commissione agricoltura del Consiglio regionale della Lombardia, ha posto all’attenzione da mesi il problema e ha più volte chiesto alla Regione di intervenire e continuerà a farlo finché l’Istituto non tornerà alla piena operatività".
Incontro in Commissione
Lo scorso 19 settembre la Commissione agricoltura, montagna e foreste del Consiglio regionale ha ascoltato i rappresentanti dell’Istituto. Alla riunione era presente anche il sindaco Giovanni Sgroi, il quale ha dichiarato che la sua Amministrazione farà di tutto per sostenere questo importante centro di ricerca locale e nazionale. Dall’altra parte il gruppo di minoranza "RivoltiAmo" ha chiesto al primo cittadino di impegnarsi in prima persona a farsi promotore della causa dell’Istituto presso i referenti provinciali, regionali e nazionali dei partiti di centrodestra che sostengono sia l’Amministrazione Sgroi sia la Giunta del presidente della Regione Attilio Fontana. L’obiettivo è quello di consentire all’Istituto di proseguire nella sua importante opera di ricerca e garantire sicurezza e stabilità professionale ai dipendenti, che attualmente sono molto preoccupati.
Il circolo Pd ha inoltre ricordato alla cittadinanza che "in un altro momento di crisi dell’Istituto l’allora sindaco Fabio Calvi, in collaborazione con il Pd territoriale, il governo Renzi e l’allora ministro Maurizio Martina, era riuscito ad ottenere un contributo di 600mila euro dallo Stato".