Le minoranze di Cassina de' Pecchi disponibili alla "proposta di pace" di Azione e Italia Viva
I gruppi riformisti hanno chiesto alle opposizioni di rinunciare alle vie legali e alla maggioranza di fare un passo indietro sui contestati Statuto e regolamento di Consiglio comunale

Pronti a rinunciare alle vie legali in cambio di un passo indietro della maggioranza. Le liste di minoranza di Cassina de' Pecchi si sono dette ben disposte riguardo alla proposta di mediazione dei circoli locali di Azione e Italia viva, ma a precise condizioni.
Una proposta di pace
Alla maggioranza hanno proposto di ritirare i due nuovi documenti, fondamentali per la vita amministrativa del paese, approvati il 20 dicembre dopo una seduta fiume del Consiglio comunale durata dodici ore. Le minoranze ritengono che siano stati adottati in solitaria, senza consentire loro la giusta partecipazione e condivisione, che contengano elementi di illegittimità e che comprimano ingiustificatamente la possibilità di azione dei consiglieri.
A queste ultime, che hanno presentato un ricorso alla Presidenza della Repubblica, hanno avanzato l'invito a rinunciare all'azione legale.
"Serve una soluzione politica"
Così le minoranze in un comunicato:
Da ormai mesi continuiamo, pubblicamente e formalmente, a evidenziare la necessità di una soluzione politica oltre che di legittimità in merito ai nuovi Statuto e Regolamento di Consiglio comunale.
In tutto questo periodo, con responsabilità, abbiamo chiesto alla maggioranza di intervenire per rimediare ai vizi giuridici e procedurali contenuti nei due atti fondamentali per la vita democratica dell’Ente.
Ricordiamo che, a sostegno delle nostre richieste, è ancora pendente una petizione firmata da numerosi cittadini, che attende di essere discussa in Consiglio comunale.
Questo è un segnale chiaro del fatto che il disagio e la preoccupazione per quanto accaduto non provengono solo dalle minoranze consiliari, ma da una parte significativa della cittadinanza.
Va, inoltre, sottolineato che la maggioranza si era impegnata nel Documento unico di programmazione ad avviare un percorso partecipato per la revisione dello Statuto e del Regolamento: un impegno ufficiale che prevedeva il coinvolgimento delle forze politiche e della cittadinanza e che è stato disatteso con l’approvazione unilaterale dei testi.
Apprendiamo oggi, con spirito di apertura, la proposta di Azione e Italia Viva, forze politiche non rappresentate in Consiglio Comunale, che auspicano un tentativo di dialogo e una soluzione condivisa.
Il nostro gruppo accoglie positivamente il predetto invito che, sollevando dubbi e perplessità anche in forze politiche esterne, non fa che confermare quanto sosteniamo da mesi.
Un Consiglio "ombra"
In questa situazione le minoranze hanno anche organizzato un Consiglio ombra, chiamato l'Altro Consiglio, ovvero un luogo dove discutere liberamente ciò di cui, a loro dire, non è concesso fare in quello vero.
Ancora la nota delle minoranze:
Lo abbiamo detto chiaramente anche nel nostro Altro Consiglio: esiste una via alternativa, quella della correzione dei vizi e del coinvolgimento reale di tutte le forze democratiche.
Tuttavia, è necessario precisare che il ricorso presentato con istanza cautelare è un atto giuridico serio, che segue regole e passaggi precisi e sarebbe tecnicamente incoerente ritirarlo "in bianco", senza che vi sia una modifica concreta e formale degli atti impugnati: il rispetto per le istituzioni passa anche dal rispetto della legalità.
Non sarebbero, inoltre, sufficienti mere intenzioni di condivisione, ma occorrono garanzie concrete che dimostrino la volontà di restituire piena agibilità democratica a tutte le minoranze consiliari, che rappresentano nel loro complesso 4.725 elettori cassinesi. Solo così il dialogo auspicato potrà trasformarsi in un percorso credibile e fruttuoso.
Ribadiamo, quindi, la nostra disponibilità al confronto, purché esso sia concreto, trasparente e finalizzato a rimuovere le cause che hanno generato la crisi istituzionale in atto.