La variante del Pgt approvata dopo 14 ore e mezza di Consiglio comunale
Cernusco sul Naviglio. Feroci polemiche delle minoranze per la perizia che valuta 2.815 euro al metro quadrato le case nuove in città
Ci sono volute ben quattrodici ore e mezza per approvare la variante parziale di Pgt, il piano di Governo del territorio a Cernusco sul Naviglio. Una maratona consiliare che ha rappresentato il degno epilogo di un processo iniziato tre anni fa.
La variante parziale di Pgt di Cernusco
Il documento era stato adottato a fine aprile. L’obiettivo era portarla in adozione entro la fine di luglio 2020. L’intenzione era modificare i confini del Plis Est delle Cave per ampliare il centro sportivo di via Buonarroti e inserire un nuovo campo da baseball nel terreno agricolo lungo il Naviglio in località Cascina Gaggiolo. Poi si sono aggiunti la ricognizione delle aree dismesse (successivamente stralciata sulla base di una nuova normativa regionale in materia) e alcuni ambiti di trasformazione. Tra questi l’M1_3 di via Cevedale e l’M2_2 in via Brescia.
Al documento passato dal Consiglio in primavera sono state presentate 14 osservazioni, articolate complessivamente in 52 punti. Il 35% di tali indicazioni è stato accolto in toto o parzialmente. Per trattarle tutte non sono bastate oltre nove ore di seduta lunedì 25 luglio 2022 e ne sono servite altre cinque ieri sera, mercoledì.
Le minoranze hanno dato battaglia e hanno anche promesso che non finirà qui.
"Si tratta di una variante parziale che di parziale ha davvero poco - ha commentato Rita Zecchini, Sinistra per Cernusco - La Città in Comune - E' un documento che modifica negativamente i criteri in modo strutturale. Ci sono voluti tre anni per approvarla: in questo tempo si sarebbe fatta una variante generale del Pgt dove si sarebbero potuti prendere in considerazione tutti gli aspetti in connessione tra loro".
E sul piano di lottizzazione di via Cevedale, dove sorgerà un progetto residenziale, ha parlato di una modifica che in realtà favorisce gli interessi privati.
Al centro della polemica c'è infatti una perizia del 2020, che valuta 2.815 euro al metro quadrato il costo delle case nuove in città. In base a essa, l'Amministrazione, per contenere la cementificazione su un'area residenziale a livello di destinazione, ma oggi di fatto coltivata, aveva inizialmente concordato la diminuzione del 15% dei volumi da costruire e la cessione di alcune aree agricole nel cannocchiale di Villa Alari. In cambio concede agli operatori la possibilità di non realizzare gli appartamenti in edilizia convenzionata previsti. Successivamente i costruttori hanno accettato l'idea di diminuire l'edificato di un altro 10% e arrivare al 25% e la perizia è così stata cestinata.
Ma secondo le liste di opposizione anche con tale diminuzione del costruito, il vantaggio economico per il privato sarebbe comunque sproporzionato rispetto ai vantaggi che derivano per l'Amministrazione, proprio grazie all'eliminazione della convenzionata.
Le liste di centrodestra hanno persino distribuito uno studio in cui dimostrano che il costo degli appartamenti nuovi a Cernusco partirebbe dai 3.300 euro al metro quadrato in su.
"Chi di voi deve fare qualcosa per la propria casa deve produrre una perizia aggiornata - ha protestato Lorenzo Gaviraghi (lista Cassamagnaghi sindaco) - Qui approviamo una variante di Pgt con una perizia di due anni fa che si basava su dati allora già vecchi"
Giordano Marchetti (Vivere Cernusco), autore di ben 18 osservazioni, ha sollevato le stesse argomentazioni e ha sostenuto che la variante era partita tre anni fa per ampliare il centro sportivo e poi è stata infarcita di tutt'altro come se fosse un tacchino.
Il sindaco Ermanno Zacchetti, ha invece sottolineato come il documento sia votato a una conservazione del territorio, con lo scopo di contenere l'edificato. E le osservazioni che sono state accolte lo sono state proprio nell'ottica di migliorare l'impronta ambientale.
"In via Cevedale la scelta non era tra verde e cemento - ha spiegato - E' dal Prg del 2002, poi confermato dal Pgt del 2010 che è stato deciso che lì si poteva costruire. E, visto che le sensibilità si sono modificate, noi abbiamo cercato di diminuire quanto sarà costruito".
Concetti ribaditi anche da Roberto Codazzi (Cernusco Possibile) della maggioranza:
"Se prima sarebbero stati costruiti 14.800 metri quadrati di superficie, ora si scende a poco più di 11mila", ha detto.
Una modifica che porterà 120 abitanti in meno, secondo il primo cittadino.