dopo la bufesra

La maggioranza di Cassina de Pecchi: "Ecco perché abbiamo abbandonato il Consiglio comunale"

Venerdì 20 ottobre si era tenuta una seduta che ha scatenato feroci polemiche

La maggioranza di Cassina de Pecchi: "Ecco perché abbiamo abbandonato il Consiglio comunale"
Pubblicato:
Aggiornato:

Strascichi e polemiche dopo il Consiglio comunale di venerdì 20 ottobre 2023 a Cassina de' Pecchi, quello  in cui la maggioranza ha abbandonato clamorosamente l'aula consiliare.

L'abbandono dell'aula

La Giunta ha precisato che la seduta di Consiglio prevedeva un solo punto all’ordine del giorno e che tale punto (la surroga del consigliere dimissionario Emilio Calabretta) era stato espletato, votato, ufficializzato e registrato.

Gli esponenti della maggioranza hanno ricostruito la serata spiegando che la seduta era conclusa poiché non c’erano altri punti da discutere, mentre alcuni esponenti delle opposizioni insistevano per aggiungere ulteriori discussioni non previste nell’ordine del giorno (ovvero le comunicazioni).

Secondo ViviAmo Cassina Sant'Agata dunque, il Consiglio comunale era quindi formalmente terminato e nulla ostava ai consiglieri di potersene andare.

"La minoranza si arrampica sugli specchi"

Sull'episodio è intervenuta anche la sindaca Elisa Balconi:

Se nell’ordine del giorno fosse stata compresa la discussione di comunicazioni, come peraltro sempre accade, le polemiche seguenti l’uscita dall’aula avrebbero forse avuto un senso.

Così invece sembra proprio il classico arrampicarsi sugli specchi da parte di chi non ha argomenti per attaccare la Giunta. C’era un punto da discutere, è stato espletato, il Consiglio era finito.

Dirò di più: la nostra maggioranza era pronta, nel pieno rispetto del regolamento, a votare l'inserimento del punto relativo alle comunicazioni anche in corsa durante la seduta.

Qualche rappresentante delle opposizioni, in maniera arbitraria e arrogante, ha bloccato la normale procedura di votazione pretendendo la convocazione della Conferenza dei capigruppo, assolutamente inutile.

"Solidarietà alla presidente del Consiglio"

Con il nostro gesto, sicuramente forte, di abbandonare l'aula abbiamo voluto dimostrare la nostra solidarietà alla presidente del Consiglio, messa in estrema difficoltà da una opposizione senza argomenti, che voleva stravolgere il regolamento del Consiglio a proprio piacimento. La proposta della presidente Capizzi di mettere il punto in votazione era l'unica formalmente corretta e percorribile.

Nessuno voleva togliere la parola all'opposizione, non lo abbiamo mai fatto, ma le regole esistono e vanno rispettate. Andiamo avanti compatti con tranquillità e convinzione per il bene di Cassina, nonostante tutti i tentativi di provocazione nei nostri confronti.

A chiedere la convocazione della Conferenza dei capigruppo era stato l'ex assessore Gianluigi De Sanctis.

Le minoranze nei giorni scorsi hanno invece fortemente attaccato la coalizione al governo del paese parlando addirittura di sfregio alle istituzioni.

Seguici sui nostri canali