"Ecco perché me ne vado". La lettera dell'ex assessore al sindaco Molinari
Orazio D'Andrea ha sciolto le riserve. "E' inutile sbandierare una partecipazione che si riduce sempre e solo alla semplice adesione".
La lettera dell'ex assessore al sindaco Molinari inviata lunedì 8 giugno 2020 chiarisce i motivi delle dimissioni: mancava la partecipazione in Giunta.
La lettera di D'Andrea spiega le dimissioni
Dopo alcuni giorni di silenzio l'ex assessore a Bilancio, Commercio e Farmacie Orazio D'Andrea ha sciolto le riserve decidendo di rendere pubblica la lettera inviata lunedì 8 giugno 2020 al sindaco di Peschiera Borromeo Caterina Molinari. La missiva chiarisce i motivi delle dimissioni: mancava la partecipazione in Giunta. "Ritengo sia mancato e continui a mancare un approccio più inclusivo, altrimenti è del tutto inutile sbandierare una partecipazione che si riduce sempre e solo alla semplice adesione", si legge nel testo. Nel frattempo D'Andrea si era già autosospeso dalla lista che ha fondato Peschiera bene comune per evitare di creare contrasti tra i due consiglieri rimasti e il resto dell'Amministrazione. Ecco la lettera dell'ex assessore.
Le mie dimissioni arrivano al termine di un percorso per me doloroso sia dal punto di vista umano sia da quello politico. Il progressivo deteriorarsi dei nostri rapporti politici e personali, le continue insinuazioni senza contenuto ma evidente discredito, che non accennano a diminuire, hanno segnato la mia possibilità di assumermi un ruolo di persona responsabile. Credo di aver assolto i compiti che mi hai assegnato e spero di non essere venuto meno alle aspettative che erano state riposte nella mia persona. E sai bene quanto mi sia speso in termini personali sulla necessità della tua candidatura a sindaco. Ancora oggi ritengo sia stata una scelta valida e opportuna. Oggi purtroppo è venuta meno da parte mia la fiducia nelle tue capacità di interpretare in maniera chiara, condivisa e non totalmente autoreferenziale un ruolo di grande difficoltà. Ritengo di avere sempre eseguito e messo in atto le direttive datemi nel mio ruolo istituzionale. Non credo di avere nulla da rimproverarmi a parte gli errori che posso aver commesso per inesperienza, ma penso di avere avuto un profilo rispettoso di tutti e di aver agito con accortezza e cautela a tutela della giunta intera e tua personale. Ma quando viene a mancare la fiducia si deve avere il coraggio di fare un passo indietro, anche per consentire a chi amministra scelte diverse e più aderenti alla propria azione di governo. Ho condiviso e continuerò a condividere molte delle scelte fatte, sia quelle che hanno avuto esiti positivi sia quelle che purtroppo non hanno prodotto il risultato sperato e desiderato. Non sto prendendo le distanze ma ritengo che quello che è mancato e continua a mancare sia un approccio più inclusivo , altrimenti è del tutto inutile sbandierare una partecipazione che si riduce sempre e solo alla semplice adesione. Ammetto unicamente una grande amarezza di fondo perchè sono stato sempre accusato in contumacia e mai nessuno di quelli che hanno ascoltato ha avuto il coraggio di venire a chiedere la mia versione dei fatti. Peccato. Come puoi capire la mancanza di fiducia nelle tue capacità di assolvere al ruolo in maniera corretta non è una qualsiasi scusa per abbandonare la nave, è proprio motivo fondante di chi non condivide più la rotta e la giudica pericolosa per se e per gli altri. Da oggi lascio la mia carica amministrativa e torno ad essere come tutti gli altri un cittadino di Peschiera Borromeo.
Sulla Gazzetta della Martesana di sabato 20 giugno l'intervista all'assessore dimissionario