La Lega avvia l'espulsione dell'ex sindaco di Cologno Monzese: "Ha tradito il partito"
Diventa ufficiale il via al provvedimento nei confronti di Angelo Rocchi. Ma il "defenestramento" non riguarderà solo lui
Un provvedimento che era nell'aria. E che ora è diventato ufficiale, messo nero su bianco dal segretario provinciale della Lega Martesana Mauro Grolli.
Angelo Rocchi, l'ex sindaco di Cologno Monzese decaduto a luglio 2022 per i contrasti interni alla sua maggioranza di centrodestra, si appresta a essere buttato fuori dal Carroccio. Ma la stessa sorte toccherà anche ad altri tesserati lumbard, che alle elezioni comunali non hanno sostenuto la candidatura a sindaco della leghista Dania Perego e che si sono presentati in contrapposizione su altri fronti. E per l'esattezza accanto a Rocchi, che con la lista Avanti non ha avuto accesso al ballottaggio previsto per domenica 28 e lunedì 29 maggio 2023.
"Stupiti dall'arroganza di alcuni ex leghisti"
"Rimaniamo stupiti dall’arroganza di alcuni ex leghisti di Cologno Monzese che hanno tradito il movimento candidandosi contro la Lega e il candidato sindaco della Lega Dania Perego. Per queste persone lo statuto della Lega prevede la cancellazione d’ufficio dal Libro soci ordinari militanti e dal Libro soci sostenitori, vale a dire il loro allontanamento dal Movimento della Lega, procedura che è già stata attivata dal Direttivo provinciale della Lega Martesana", ha sottolineato partito.
Nell'elenco degli espulsi dal partito non c'è solo l'ex sindaco
E nell'elenco non c'è quindi solo Rocchi, ma anche Rosalia Brasacchio, Amelia Briguglio e Massimo Peraboni, esponenti di Avanti e che quindi diranno addio alla tessera di partito.
"Ci fa specie per giunta che a fare la morale siano questi ex leghisti che per prima cosa, in vista del ballottaggio, hanno mendicato un apparentamento formale con il centrosinistra chiedendo poltrone di assessori e la carica da vicesindaco per l’ex sindaco Rocchi e che, solo dopo il rifiuto coerente del candidato sindaco di sinistra Stefano Zanelli, si sono rivolti al centrodestra", hanno proseguito dai vertici della Lega.
"La lista civica di Rocchi non è stata autorizzata"
"La Lega di Cologno Monzese vuole il bene della propria città e non può schierarsi con chi ha tradito la Lega candidandosi con una civica non autorizzata dal partito e scegliendo un'altra strada lontano dai valori che un leghista dovrebbe avere, dire adesso per mera opportunità politica di essere leghisti e sbandierare una tessera scaduta è un atteggiamento che i colognesi non si meritano".
Parole del segretario provinciale leghista Mauro Grolli. Che suonano come una "pietra tombale" a una militanza che, almeno per Rocchi, era decennale.