Il capogruppo del Pd bacchetta la sua maggioranza
Il rappresentante dei dem in Consiglio si è infuriato per alcune brutte figure: "Consiglio imbarazzante".

Il capogruppo del Pd di Cassina de' Pecchi, Andrea Parma, ha bacchettato dalle colonne del suo blog la sua maggioranza. Il tema sono quelle che ritiene brutte figure avvenute nell'ultimo Consiglio comunale.
Il capogruppo del Pd bacchetta la maggioranza
Non è la prima volta che Parma si lascia andare a commenti poco lusinghieri su quelli che ritiene essere stati errori del gruppo cui appartiene (un'alleanza tra Pd e sinistra). Questa volta non ha usato mezzi termini: "Dire che il Consiglio comunale del 13 febbraio 2019 è stato imbarazzante sotto tanti, troppi punti di vista è poco".
La piazza mancata a don Bruno Magnani
Il primo motivo di onta, secondo Parma, è non essere riusciti ancora, nonostante una mozione votata da tutto il Consiglio all'unanimità, a intitolare piazza Solidarietà a monsignor Bruno Magnani, ex parroco. "La toponomastica è pronta - ha scritto - Cosa manca? Non lo abbiamo capito, se non lo scarico di responsabilità. Rimbalzare sugli altri non va mai bene".
Il giornalino comunale
L'informatore comunale doveva uscire prima di Natale. Invece è stato distribuito solo nei giorni scorsi e molti articoli non erano aggiornati. "(E' imbarazzante) uscire a metà febbraio in fretta e furia giusto in tempo per rispondere all'interrogazione in merito, con un giornale comunale che augura buone feste - ha continuato - D'Amico (l'ex sindaco leghista, ndr) almeno usciva in occasione degli appuntamenti elettorali. Cosa che gli abbiamo sempre contestato: da oggi meglio tacere".
Funerali a "pagamento"
Un altro ritardo che Parma denuncia è quello relativo cortei dei funerali "a pagamento" (attualmente il servizio di vigilanza è infatti a carico di chi organizza il corteo stesso). Parma dunque contesta il "non essere riusciti ancora, nonostante il proficuo lavoro dei capigruppo a inserire nel Regolamento di polizia urbana la nota del Ministero degli Interni che esenta le confessioni religiose dal pagamento dei servizi", ha aggiunto.
Stoccata all'assessore?
Infine un'affermazione che appare come una stoccata all'assessore Tommaso Chiarella e riguarda il ritardo nell'apertura della ciclostazione alla fermata delle metropolitana (anche se non citata). L'ultimo imbarazzo per Parma è infatti "assistere alla reazione scomposta di chi è infastidito dalle domande, semplici, sul perché ad esempio ci sono opere ferme da mesi - ha scritto - A me infastidiscono le opere ferme, non certo le domande scomode".
Chiusura al veleno
La chiosa dell'intervento è molto netta: "Perché certi argomenti, che dovrebbero essere sull'agenda politica della maggioranza alla voce "priorità" vengono affrontati dalle minoranze e non dall'Amministrazione? - ha concluso - Ai commentatori e ai cittadini attenti la risposta". Affermazioni che non lasciano presagire nulla di buono (in termini di alleanze) in vista delle prossime elezioni del 26 maggio.
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