la lettera

I sindaci scrivono a Conte: “Noi non ci stiamo”

Ci sono anche le firme dei primi cittadini di Pessano, Grezzago e Vaprio.

I sindaci scrivono a Conte: “Noi non ci stiamo”
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I sindaci scrivono a Conte: “Noi non ci stiamo”. A guidare la rivolta dei primi cittadini, di centrodestra perlopiù, è il sindaco di Corbetta Marco Ballarini. 

I sindaci scrivono a Conte: “Noi non ci stiamo”

“Signor Presidente,  questa lettera da parte nostra solo per esplicitare un sentimento sempre più diffuso, su scala locale e nazionale, riassumibile in quattro parole: Noi non ci stiamo – è l’esordio dei primi cittadini – Ci facciamo portavoce di questi ultimi e della loro sopravvivenza. Sì, Signor Presidente, perché è di questo che si tratta, di sopravvivenza. E noi
non ci stiamo più a subire inermi gli effetti drammatici delle misure di sicurezza. Signor Presidente, per noi tutti è sacro dovere morale e istituzionale tutelare l’incolumità, la salute di tutti i nostri Cittadini e porteremo avanti con dignità e rispetto questo compito che mai ci saremmo aspettati di dover assolvere. Ma riteniamo, Signor Presidente, che sia ora di tutelare al massimo delle capacità e possibilità la vita delle famiglie, delle persone, duramente infettata dagli effetti drammatici scaturiti dalle misure restrittive”.

“Dignità per i cittadini”

“Riteniamo che i cittadini non meritino di sopravvivere, ma di vivere in modo economicamente dignitoso. In particolare dissentiamo in toto sulla decisione di imporre, come da ultimo DPCM, un coprifuoco generalizzato ed indiscriminato su attività già duramente colpite. Parliamo di bar, attività di ristorazione, locali, cinema, teatri e palestre, parliamo di realtà affossate dalle ultime misure restrittive, parliamo di azioni decise dal Governo che hanno demolito a tappeto il già fragile tessuto economico della nostra Nazione.
‘Non abbiamo deciso queste chiusure indiscriminatamente’, questa dichiarazione, Signor Presidente, è contenuta in una missiva da Lei inviata agli organi di stampa poche ore fa.
Ci permetta di muovere un appunto, Signor Presidente: Voi avete chiuso indiscriminatamente bar, attività di ristorazione, locali, cinema, teatri e palestre senza prendere in considerazione i sacrifici fatti da queste imprese per adattarsi ai rigidi protocolli di sicurezza e sanitari che, a giro di valzer, avete trasmesso. Per questo, noi proponiamo con determinazione uno spunto di riflessione. Invece di applicare un semilockdown generale sulle categorie sociali interessate dall’ultimo decreto, in qualità di “controllori in trincea”
proponiamo la riapertura delle attività che garantiscono i livelli di sicurezza necessari per contenere l’emergenza epidemiologica, sostenuta da un intensificarsi dei controlli sanitari e di polizia per identificare i trasgressori”.

Il nodo dei trasporti

“Ci saremmo aspettati dal Governo un’attenzione maggiore sul trasporto pubblico, dove la possibilità di contagio raggiunge livelli alti e drammatici. Lei dichiara ‘impossibile l’acquisto immediato di centinaia di nuovi mezzi pubblici’. Noi Signor Presidente non Le chiediamo di acquistare subito, noi ci saremmo aspettati dal Ministero dei
Trasporti una visione lungimirante, consapevole dell’emergenza in corso, ma purtroppo così non è stato”.

 Chi ha firmato

I Sindaci della Città Metropolitana di Milano che hanno aderito: Corbetta – Marco Ballarini,  Abbiategrasso – Cesare Nai,  Assago – Lara Carano,  Cerro Maggiore – Giuseppina Berra,
Cesate – Roberto Vumbaca,  Cisliano – Luca Duré,  Colturano – Giulio Enrico Maria Guala,  Cusago – Giovanni Triulzi,  Cusano Milanino – Valeria Lesma,  Grezzago – Gilberto Barki,
Lacchiarella – Antonella Violi, Comune di Mediglia – Paolo Bianchi,  Mesero – Davide Garavaglia,  Motta Visconti – Primo Paolo De Giuli,  Nerviano – Massimo Cozzi,  Opera – Antonino Nucera,  Ozzero – Guglielmo Villani, Pessano con Bornago – Alberto Villa,  Pogliano Milanese – Carmine Lavanga,  Rozzano – Giovanni Ferretti De Luca
Comune di San Giuliano Milanese – Marco Segala,  Santo Stefano Ticino – Dario Tunesi, Sesto San Giovanni – Roberto Di Stefano,  Vanzaghello – Arconte Gatti, Vaprio D’Adda – Luigi Fumagalli,  Vermezzo con Zelo – Andrea Cipullo,  Vernate – Carmela Manduca.

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