Guerra aperta tra maggioranza e opposizione a Cassina de' Pecchi sul nuovo Statuto comunale
La lista Si Può: "In queste settimane abbiamo assistito a continui tentativi, da parte della sindaca e della sua maggioranza, di screditare il nostro lavoro". Indetta un'assemblea pubblica
E' guerra aperta a Cassina de Pecchi tra le tre liste di minoranza compatte (Si Può, Cammino Comune e La Svolta) e l'Amministrazione dopo l'approvazione del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento comunale avvenuta nella seduta fiume del Consiglio del 20 dicembre 2024, durata oltre dodici ore.
Accuse di ostruzionismo
Per le forze di opposizione la modifica della carta fondamentale del Comune e di quella che regola il funzionamento del parlamentino è stata frutto di una forzatura che avrebbe volutamente ignorato le richieste di condivisione e partecipazione.
Così la minoranza di Si Può in una nota:
In queste settimane abbiamo assistito a continui tentativi, da parte della sindaca e della sua maggioranza, di screditare il nostro lavoro, accusandoci di ostruzionismo e pressappochismo.
Questo lavoro di mistificazione delle nostre iniziative, ha il solo scopo di nascondere la reale portata delle loro decisioni e i riflessi negativi sulla vita dei cittadini.
In tutte le ultime dichiarazioni relative alla seduta di approvazione del nuovo Regolamento Comunale e dello Statuto la maggioranza omette volontariamente di evidenziare le proprie responsabilità politiche.
Ne è un esempio l’aver rimandato a gennaio l’approvazione del bilancio di previsione triennale, al quale si dovrebbe dare la giusta priorità dal momento che riguarda direttamente la qualità della vita dei cittadini.
Abbiamo provato a proporre delle modifiche per restituire la voce ai cittadini e il diritto alla partecipazione. Siamo rimasti inascoltati, le nostre proposte bocciate con motivazioni deboli o giochi di parole.
Ciò che la sindaca definisce emendamenti di puro ostruzionismo basati solo su correzioni formali per noi non lo sono. Sono richieste di modifica, ispirate dai principi democratici della nostra Costituzione.
Per alcuni può essere forma, per noi è sostanza. Sicuramente, se avessero attivato, per la preparazione dei documenti, un serio dialogo o confronto, molti emendamenti non sarebbero stati necessari. E questa chiara mancanza è evidentemente responsabilità della sindaca e della sua maggioranza.
Per spiegare quella che ritengono la realtà dei fatti e difendere il diritto di parola e partecipazione (che questa maggioranza, a loro modo di vedere, vuole limitare) le minoranze congiuntamente hanno indetto un'assemblea pubblica per lunedì 20 gennaio 2025 alle 20.45 in sala consiliare.