Fondi per i disabili, vittoria del Pd
Fabio Pizzul: "Un piccolo passo è stato fatto, ma siamo ancora lontani dal ristabilire le condizioni del 2019".

Dopo oltre un mese di insistenze l'assessore regionale Bolognini ha fatto un passo indietro rispetto ai tagli di dicembre dei fondi per disabili.
Fondi per disabili, un segnale positivo
Vittoria del Pd sui fondi per i disabili. Dopo oltre un mese di insistenze da parte delle associazioni e del gruppo regionale del Partito democratico, l’assessore regionale alla Disabilità, il leghista Stefano Bolognini, ha fatto una parziale marcia indietro rispetto ai folli tagli di dicembre. Senza le proteste delle famiglie e la mozione presentata dal Pd in Consiglio regionale questo non sarebbe accaduto. Ma il risultato, seppure positivo, non basta. Il Governo, nell’ambito del fondo per la non autosufficienza, ha stanziato per la Lombardia 90 milioni (20 più dello scorso anno), ma la Regione a guida leghista è riuscita a trovarne solo 23, di cui 13 stanziati per i voucher, uno strumento complicato e poco utilizzato: nel territorio della provincia di Milano ne hanno usufruito solo 168 famiglie su 2903 possibili destinatarie. La nuova delibera mantiene anche il limite di reddito Isee per l’erogazione dei contributi, ma, almeno per i disabili gravissimi, questo non dovrebbe esistere. Positivo il fatto che sia stato tolto il criterio della non iscrizione a scuola per i minori: la socialità dei minori disabili va favorita, non certo disincentivata o punita con il taglio del contributo ai bambini che riescono a frequentare la scuola.
Pizzul: "Fatto un piccolo passo"
“Un piccolo passo è stato fatto, ma siamo ancora lontani dal ristabilire le condizioni del 2019, come il Pd aveva chiesto con la mozione approvata in aula il 14 gennaio - ha dichiarato Fabio Pizzul, capogruppo Pd in regione - La vicenda non può finire qui perché i disabili e le loro famiglie meritano tutta l’attenzione possibile da parte della Regione. Saremo sempre al fianco delle associazioni e dei comitati che tutelano le famiglie con disabili perché possano vedere riconosciuti i loro diritti”.