Protesta

Flash mob contro il casello di Sesto San Giovanni sulla Tangenziale nord

Il segretario di Patto per il Nord Grimoldi: "Basta queste gabelle che penalizzano i lavoratori e le imprese del Nord"

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Un flash mob per protestare contro le cosiddette gabelle. Questa mattina, sabato 12 aprile 2025, il gruppo politico Patto per il Nord, capeggiato dal segretario Paolo Grimoldi ha manifestato davanti alla barriera di Sesto San Giovanni.

Una gabella da migliaia euro all'anno

Grimoldi ha chiesto che sia tolta una simile "tassa occulta" per i pendolari. Chi dovesse attraversare tutti i giorni tale casello dell'A51 si troverebbe a versare migliaia di euro all'anno (senza contare che sono costretti a pagarla solo i residenti in zona, in quanto nel resto della tratta autostradale entrare e uscire è gratuito).

Così il segretario:

Chiediamo di togliere questi caselli. Quello di Sesto come quello sulla Tangenziale Est tra Agrate e Carugate. Non vogliamo che la Milano Meda diventi a pagamento e per lo stesso motivo oggi pomeriggio saremo a protestare a Brescia perché vogliamo che la Corda molle resti gratuita come è sempre stata.

"Basta ostacolare i lavoratori del Nord"

Ancora Grimoldi:

Oggi siamo qui, alla Tangenziale nord di Milano, per protestare contro il continuo aumento dei caselli autostradali. Il costo del casello è salito a 2 euro e 60, un onere insostenibile per i pendolari che ogni giorno si spostano per lavoro. Questo significa un aggravio di circa 1.250 euro all'anno, una vera e propria tassa occulta che pesa sulle tasche dei lavoratori e delle aziende del nostro territorio.

È inaccettabile che mentre noi siamo costretti a fare sacrifici, il governo trovi 15 miliardi per costruire un ponte che non interessa nemmeno ai cittadini del Sud. Queste sono le scelte sbagliate di chi ci governa. È fondamentale che qualcuno di serio torni a mettere in ordine le priorità di questo paese.

Le vere priorità devono essere chiare: non possiamo continuare a gravare sulle spalle di chi lavora e produce nel Nord, con una pressione fiscale insostenibile e costi autostradali sempre più elevati. Il Patto per il Nord è qui per affermare che è tempo di guardare avanti e rimettere in ordine le priorità necessarie per il nostro paese.

Basta con le chiacchiere, basta con i clown che promettono in campagna elettorale e poi fanno l'esatto contrario. Il Patto per il Nord è serio, leale e, soprattutto, non ha mai cambiato idea. È tempo di agire per il bene dei cittadini e delle imprese del Nord

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