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FdI attacca l'Anpi e lancia una raccolta firme per intitolare una via a Sergio Ramelli

Il circolo di Fratelli d'Italia di Fara Gera d'Adda ha attaccato l'Anpi dopo il suo discorso del 25 aprile e ha lanciato una raccolta firme per ricordare Ramelli

FdI attacca l'Anpi e lancia una raccolta firme per intitolare una via  a Sergio Ramelli
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Fratelli d’Italia contro l’Anpi: "Il 25 aprile non è un palco per comizi politici, i discorsi dell’associazione siano condivisi in anticipo con il sindaco". Intanto, la sezione di partito di Fara Gera d'Adda ha annunciato una raccolta firme per intitolare una via del paese a Sergio Ramelli.

La presa di posizione contro i discorsi politici dell'Anpi

Il gruppo coordinato da Samuele Lo Faro si è fatto avanti dopo le celebrazioni del 25 aprile in paese, durante le quali l’Anpi locale ha tenuto, come da tradizione, il proprio intervento.

"In quell’occasione, alla presenza delle istituzioni, delle associazioni e della cittadinanza abbiamo assistito ancora una volta a un intervento dell’Anpi che ha purtroppo travalicato i confini della realtà e del decoro - ha dichiarato Lo Faro - Valutazioni ideologiche gravissime, come un asserito “esame sullo stato di salute della nostra democrazia che non dà, dicono, esiti per niente positivi e rincuoranti”, o la “conferma” di una presunta “deriva autoritaria che si manifesta nel nostro Paese”. Tutte dichiarazioni che poco si addicono al contesto istituzionale della cerimonia, fortemente divisive e inopportune".

Oltre a ciò, nelle parole dell’associazione una critica al Decreto Sicurezza, definito un "atto che sospende la democrazia, lesivo dei diritti umani e che riduce gli spazi democratici".

La richiesta al sindaco di visionare in anticipo i contenuti

"Quella dell'Anpi è stata un’arbitraria mescolanza fuori luogo, che nulla c’entrava con il senso della giornata - ha attaccato ancora Lo Faro - Non era il momento per fare propaganda, tanto meno per sparare giudizi distorti su misure di Governo. Purtroppo non è la prima occasione di cui la sezione locale dell’Anpi approfitta per lanciare messaggi politici fuori bersaglio: solo pochi mesi fa parlava di “strategia della tensione”. Occorre rispetto per il contesto, il cerimoniale e la comunità. Chiediamo per questo che, in futuro, i testi degli interventi vengano condivisi in anticipo con il sindaco o con chi cura il cerimoniale, per evitare situazioni simili e ambiguità. Il 25 aprile non è un palco per comizi politici".

Una richiesta ovviamente respinta al mittente dall’Associazione Partigiani Italiani, che con poche parole si è limitata a definire assurda la proposta del circolo FdI.

Al via, intanto, la raccolta firme per Ramelli

Circolo che, intanto, sarà in piazza proprio oggi, domenica 11 maggio, per raccogliere firme a sostegno dell’intitolazione di una via del paese a Sergio Ramelli, studente milanese militante del Fronte della Gioventù del Movimento Sociale Italiano ucciso da un commando di "Avanguardia Operaia" nel 1975.  Un’iniziativa, quella del circolo, nata dopo che, nei giorni scorsi, la sezione aveva proposto al Consiglio comunale la presentazione di una mozione in tal senso. "La partecipazione popolare dimostra che non si tratta di una battaglia ideologica, ma di una richiesta di giustizia e verità - hanno dichiarato - la memoria di Ramelli, a quasi 50 anni dal suo barbaro omicidio, merita riconoscimento. È un atto civile, non di parte". E ancora: "Nessuno ha il monopolio della memoria Se davvero vogliamo fare i conti con la nostra storia recente, dobbiamo avere il coraggio di ricordarla tutta. La memoria di Ramelli va riconosciuta per ciò che è: il volto di una vittima dell’odio ideologico, non il simbolo di una parte". "Chi davvero crede nella libertà non può temere il ricordo di chi fu ucciso per un’idea" ha aggiunto poi Lo Faro.

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