Elezioni Gorgonzola Magdi Allam fa il pienone per Olivieri
Il tema della cittadinanza e della salvaguardia della nostra cultura è stato affrontato con il giornalista di origine egiziana.
Il terzo appuntamento con il candidato di centrodestra Giuseppe Olivieri in vista delle elezioni a Gorgonzola fa il pieno al centro intergenerazionale di via Oberdan. Ieri sera, giovedì, oltre 200 persone hanno preso parte all'incontro con il giornalista e scrittore Magdi Cristiano Allam.
Elezioni a Gorgonzola si parla di Ius Soli
Dopo aver affrontato tematiche come sicurezza, sport, cultura e tempo libero, Olivieri ha voluto parlare di un tema nazionale, ma con riflessi sulla pancia della popolazione: lo Ius Soli. Il focus, dunque, è andato sul tema della cittadinanza e sul disegno di legge votato alla Camera, ma non al Senato, per modificare i criteri per diventare italiani. "La cittadinanza non deve servire per integrare le persone, ma deve essere il traguardo finale di un percorso - ha spiegato Olivieri - Nel 2016 nel nostro Paese sono state concesse 202mila cittadinanze, il record europeo. Cambiare la legge in merito è solo una mossa da campagna elettorale di quella sinistra ideologica per cui dobbiamo essere tutti uguali nel nome della società multiculturale".
Magdi Cristiano Allam e la sua visione
Contro la modifica della legge e contro lo Ius Soli si sono schierate anche uomini e donne di cultura che, di origine straniera, in Italia hanno trovato una seconda casa. Tra di loro c'è proprio Magdi Allam che, dopo essere stato in visita a Inzago nel recente passato, ha accettato l'invito di Olivieri ad affrontare una tematica spinosa come lo Ius Soli. "Apprezzo molto che in campagna elettorale si affrontino tematiche culturali, questo significa avere a cuore una politica sana, avere chiari i presupposti legati a idee, valori e prospettive che corrispondono al bene dei cittadini", ha esordito il giornalista.
Dispiegamento di forze
Oltre al nutrito pubblico in sala, ad attirare l'attenzione anche la presenza dei carabinieri della stazione cittadina che, sotto il comando del Maresciallo Giovanni Graziani hanno presidiato la sala. Con loro anche la scorta personale di Allam che, avendo ricevuto minacce di morte legate alla sua conversione e alle sue teorie, necessita di protezione costante. A loro è stato rivolto un ringraziamento dallo stesso Allam che ha spiegato "In un mondo globalizzato come il nostro la sicurezza e la convivenza sono questioni sempre più incisive nella quotidianità. Dobbiamo salvaguardare la nostra civiltà in un contesto di declino, dove mettiamo sullo stesso piano tutto e il contrario di tutto. Io ho creduto nell'Islam moderato, ma mi sono accorto che non esiste. Ci sono i musulmani moderati, ma la religione non è moderata e per ciò che io ho detto e ho fatto ho ricevuto minacce di morte".