La tragedia avvenuta ieri a Sesto San Giovanni, dove un anziano si è gettato dal sesto piano durante uno sfratto, ha riacceso i riflettori sul tema dell’emergenza casa e sulle politiche attive da parte delle istituzioni per dare risposte alle problematiche. Un tema affrontato anche da Sinistra Italiana che ha ricordato come nell’area Milanese, compresa dunque l’Adda Martesana, nel solo 2024 siano stati effettuati duemila sfratti.
Mancano politiche sulla casa
Il suicidio di ieri mattina di un uomo di 71 anni, gettatosi nel vuoto dal sesto piano della sua abitazione a Sesto San Giovanni per paura di venir sfrattato, ripropone drammaticamente da un lato i problemi della povertà e dall’altro quello dell’accesso alla casa a prezzi sopportabili. Ma i motivi che hanno portato al gesto disperato dell’anziano signore appartengono all’intera area metropolitana milanese.
ha dichiarato Elena Comelli, dalla segreteria milanese di Sinistra Italiana. La delegata alla Casa, numeri alla mano, ha affrontato un tema che deve essere prioritario per le istituzioni
Nel 2024, in tutto il territorio dell’ex provincia, gli sfratti hanno superato quota duemila, un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, soprattutto dovuto alla morosità. Le difficoltà economiche colpiscono prima di altri i nuclei familiari vulnerabili e le persone con redditi una volta considerati “normali”. Le lentezze delle procedure – che durano da due a sei mesi o più secondo i carichi di lavoro dei tribunali e delle opposizioni alle esecuzioni di sfratto – e l’accumulo di richieste evidenziano la gravità della situazione.
La risposta, in assenza di politiche abitative concrete, che garantiscano il passaggio da casa a casa e la tutela di un diritto che non può essere negato a chi non ce la fa, la strada è una sola: bloccare gli sfratti. E farlo subito.