Dopo le dimissioni di Fina le reazioni della politica di Pioltello: "Dia spiegazioni"
Dito puntato contro l'assenza di spiegazioni da parte del consigliere di Forza Italia e contro la posizione assunta dal centrodestra
Come era lecito attendersi, la notizia delle dimissioni dal ruolo di consigliere comunale di Pioltello di Claudio Fina (Forza Italia) hanno scatenato il dibattito politico. In particolare del centrosinistra che ha accolto positivamente la decisione, ma che torna a chiedere spiegazioni.
Dopo le dimissioni, l'attacco del Pd
Fina ha motivato la scelta di rassegnare le dimissioni con impegni personali e lavorativi che non gli permettevano di svolgere al meglio il ruolo. Spiegazioni che non soddisfano però il Pd:
Le dimissioni arrivano con ingiustificato ritardo. L’iter processuale che lo ha visto coinvolto per coercizione elettorale con l’aggravante del metodo mafioso si è concluso con un patteggiamento. Come Partito Democratico, in questi due anni abbiamo chiesto ripetutamente spiegazioni e le sue dimissioni senza ricevere né le une né le altre.
ha scritto in un comunicato la segretaria dem Paola Nicola
Apprendiamo che finalmente le dimissioni del consigliere Fina sono arrivate con motivazione legata a questioni personali e lavorative, questa giustificazione ci pare l’ennesima mancanza di rispetto nei confronti dell’istituzione che è il Consiglio comunale, ma anche nei confronti della cittadinanza.
Poi un attacco diretto alle forze che lo hanno sostenuto in campagna elettorale:
Il silenzio delle forze di destra di questi due anni, interrotto da qualche balbettio sul garantismo, è stato assordante. I rapporti consapevoli con le mafie, i pranzi non sono mai stato oggetto di chiarezza e trasparenza. Fanno finta che non sia esistita l' iniziativa concordata da una forza politica con il boss - alla quale però tutti i rappresentanti delle forze di coalizione di centrodestra erano presenti - nonostante le foto siano lì a ricordarle. L'ultima presenza in consiglio di Fina viene ricordata da tutti per generiche minacce a non parlare delle sue relazioni con i rappresentanti della 'ndrangheta locale. Insomma, non serviva il patteggiamento sulla condanna, quello è un aspetto giudiziario. Servivano parole chiare, e quelle mancano anche oggi.
La Lista per Pioltello: "Finalmente"
"Finalmente" questa la parola utilizzata dalla Lista per Pioltello che, più volte, dai banchi del Consiglio aveva chiesto le dimissioni di Fina e una netta presa di posizione da parte delle forze che lo avevano sostenuto in campagna elettorale nel 2021
Sono dimissioni che, come Lista per Pioltello, avevamo chiesto fin dal dicembre 2022, quando le indagini avevano rivelato gli incontri avvenuti nel 2021 tra l’allora candidato sindaco del centrodestra pioltellese con un esponente di primissimo piano della ‘ndrangheta. Dimissioni che ritenevamo necessarie, per salvaguardare l’istituzione comunale da ogni sospetto di infiltrazione mafiosa
si legge nel loro comunicato
Dimissioni che giungono solo ora, dopo la conclusione della vicenda giudiziaria col patteggiamento di Fina ad un anno di carcere per coercizione elettorale aggravata dal metodo mafioso.
Dimissioni dunque molto tardive, che hanno atteso la parola del giudice senza che vi sia stata una parola di spiegazione dell’accaduto da parte di Fina, senza una parola di scuse alla cittadinanza ed agli elettori, ed in particolare agli elettori di centrodestra che l’avevano votato. E senza che le forze politiche che l’avevano sostenuto – Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Polo per Pioltello, Progetto Pioltello – abbiano mai richiesto per iscritto quelle dimissioni, ma solo “raccomandate”. Con le dimissioni di Fina dal consiglio comunale si chiude una ferita istituzionale e politica, aperta tre anni e mezzo fa dagli incontri intercettati dagli inquirenti. Possiamo solo dire: finalmente.