Dopo elezioni: a Cernusco sul Naviglio sentimenti opposti tra i vari candidati. Ora testa al ballottaggio
Euforia nel Partito democratico (primo partito della città) e in Vivere (secondo). Delusione nel centrodestra e a sinistra

Euforia da una parte, delusione dall'altra. A Cernusco sul Naviglio si vivono sentimenti opposti dopo la tornata elettorale di domenica 25 maggio 2025 e lunedì. Si va al ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra, ma con sentimenti opposti. Così come sono agli antipodi gli umori dei due candidati esclusi dalla consultazione dell'8 e 9 giugno.
Euforia in casa Pd
Alla chiusura dei seggi in via Fatebenefratelli, sede locale del Partito democratico, è esplosa la gioia. Paola Colombo (Pd, Tutti per Cernusco, Avs-Cernusco Possibile), che alla vigilia era data all'inseguimento, è addirittura in vantaggio sul principale sfidante, Claudio Mereghetti, candidato del centrodestra (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Dimensione Cernusco e Cernusco al centro).
Qualcuno già le urlava "sindaca!". Lei era euforica, ha abbracciato e ringraziato tutti, ma subito cercava di rimettere i piedi per terra: "Non ancora - rispondeva - E' solo il primo turno".
E' un grandissimo risultato. E' una coalizione che ha lavorato pancia a terra. Sono felicissima. Cernusco ci ha davvero emozionati. Da oggi riparte un altro lavoro. Ci sono ancora due settimane.
Ma al ballottaggio cosa farà. Chiamerà Radaelli?
Posso solo dire che è una grande vittoria del centrosinistra. Certamente ci saranno alcuni discorsi da affrontare.
In casa dem si temeva il contraccolpo di alcuni "pesi massimi" che non si sono più candidati, o che non facevano più parte della coalizione, e che invece nel 2022 avevano drenato voti in abbondanza. Il Pd invece, si è scoperto addirittura ancora più forte di prima.
Delusione nel centrodestra
C'è amarezza invece nel centrodestra. Claudio Mereghetti non ha voluto rilasciare un commento a caldo: "Dobbiamo analizzare il voto", ha detto.
Il ballottaggio da posizione sfavorevole è visto come una sconfitta, visto che sarà quasi impossibile ottenere voti dalle liste di Danilo Radaelli e di Valentina Tedesco. Insomma, i margini di crescita sono pochi.
In più si andrà a votare il giorno dei referendum, sui quali il centrodestra a livello nazionale (eccezion fatta per Noi moderati) ha raccomandato di disertare le urne. Un invito che però nei Comuni dove si vota, può avere un effetto negativo.
Vivere Cernusco in trionfo
Tra gli sconfitti c'è un grande vincitore: Danilo Radaelli, al quale è arrivata anche la telefonata di congratulazioni di Colombo subito dopo la chiusura dello spoglio. Mai Vivere Cernusco era arrivato al 22.4% nella sua storia ultraquarantennale. Quasi un quarto dei voti sono andati proprio a lui, che ha sottolineato il radicamento del movimento nel territorio.
Abbiamo raddoppiato i voti di tre anni fa. Abbiamo svolto un lavoro incredibile sul territorio. Qui sono venuti dal presidente del Senato alla segretaria del partito più grande d'Italia, noi non dovevamo esistere, invece esistiamo e siamo fortissimi.
Ora ci ragioniamo e faremo delle considerazioni più articolate.
Vivere è il secondo partito della città. Cosa farà al ballottaggio?
Prima è giusto che ci confrontiamo come comunità e guardiamo i numeri con calma.


Amarezza a sinistra
C'è invece molta amarezza tra le fila di Valentina Tedesco (Sinistra per Cernusco, La Città in Comune, Movimento 5 stelle).
E' un colpo molto duro che non rende ragione del grandissimo lavoro fatto dalle persone che ogni giorno si impegnano su vari fronti, come la scuola, la sanità e l'ambiente.
Voltiamo pagina e andremo avanti a lavorare come sempre. Al ballottaggio non facciamo apparentamenti, né daremo indicazioni di voto