Decreto dopo le feste: ci aspetta un nuovo "balletto" di colori
Il piano al vaglio del Governo per evitare il caos dal 7 al 15 gennaio tra zone gialle, arancioni e rosse.
Ci avevano detto che da giovedì 7 gennaio 2021, con la scadenza del decreto Natale, la Lombardia sarebbe tornata zona gialla. E invece molto probabilmente non sarà così. E ci aspetta un nuovo "balletto" di colori almeno sino al 15 gennaio, quando il premier Giuseppe Conte produrrà un nuovo Dpcm che sostituirà quello del 3 dicembre.
Un nuovo decreto dopo le feste: niente zona gialla?
Il governo Conte sta studiando un provvedimento che proroghi le restrizioni tra il 7 e il 15 gennaio. Si tratta di una delle ipotesi discussa nell’incontro tra il presidente del Consiglio e i capidelegazione della maggioranza che sostiene l’esecutivo. Non si esclude che tale provvedimento contenga misure che saranno applicate a livello nazionale, superando il sistema delle zone. Il provvedimento potrebbe essere un decreto ministeriale o un’ordinanza del ministero della Salute, oppure un altro decreto legge come quello che ha portato alle restrizioni di Natale.
I rumors
La mattina di domenica 3 gennaio si era ipotizzata la possibilità di varare una zona gialla rinforzata in tutta Italia con zona rossa o arancione nel week-end. Ovvero dal lunedì al venerdì mantenere le restrizioni della zona gialla e poi chiudere tutto il sabato e la domenica, mantenendo a seconda delle opzioni la possibilità di spostarsi all’interno dei comuni e i negozi (tranne bar e ristoranti) aperti negli ultimi due giorni della settimana. La scuola, come già comunicato, ripartirà dal 7 con il 50% di didattica in presenza.
L'alternativa
Si potrebbe anche arrivare a decretare la zona rossa o arancione in alcune regioni: le candidate sono quelle con l’indice di contagio Rt più alto, ovvero Veneto, Liguria e Calabria, seguite da Lombardia, Puglia e Basilicata. L’ipotesi di cambiare i parametri di riferimento per dichiarare le aree gialla, arancione e rossa, ventilata nei giorni scorsi, richiederebbe invece tempo e troverebbe in ogni caso l’opposizione delle Regioni.
Decisivo dovrebbe essere, ad ogni modo, il bollettino prodotto martedì 5 gennaio 2021, quando l'Esecutivo prenderà la sua scelta.