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Debiti fuori bilancio: il sindaco punta il dito contro la disorganizzazione dell’ente

Paolo Arcari ha illustrato i debiti contratti dal Comune dovuti alla mancata gestione di cause che hanno interessato l'ente

Debiti fuori bilancio: il sindaco punta il dito contro la disorganizzazione dell’ente
Ereditati due debiti fuori bilancio, il sindaco: “Ora il Comune sta raddrizzando la barra”.

Due debiti dalla precedente Amministrazione

Riconosciuti durante la seduta del Consiglio comunale di mercoledì sera, i due debiti fuori bilancio individuati dall’Amministrazione guidata da Paolo Arcari a Canonica d’Adda riguardano vecchie cause legali, finite nel dimenticatoio da anni, con la spiacevole conseguenza di spese impreviste e incrementate.
“Il primo di questi due debiti riguarda il licenziamento di un ex dipendente, un agente di Polizia Locale che ha lasciato il Comune nel 2021 e ha fatto causa all’ente per ricevere gli importi relativi alle ferie non godute – ha spiegato Arcari – Tuttavia, data la disorganizzazione che lo caratterizzava, il Comune non si è mai difeso in giudizio, nessuno si è curato della pratica e ci siamo trovati quest’anno davanti a una sentenza di condanna che, dai settemila euro inizialmente dovuti, è lievitata a 12mila”.
Un’incresciosa leggerezza, sottolinea ancora il sindaco, con evidente negligenza di chi seguiva l’area Affari tecnici.

La causa del 2009 finita nel dimenticatoio

Nel complesso simile è anche la situazione relativa al secondo debito riconosciuto mercoledì.
“Risale alla fine del 2009, quando ha preso il via un procedimento giudiziario nei confronti del Comune per un allagamento causato dalle tubature del sistema fognario – ha affermato ancora Arcari – La causa si è conclusa nel 2015 con la condanna dell’ente al pagamento di una cifra compresa tra i tre e i quattromila euro. Tuttavia, poiché nessuno si è mai occupato nemmeno di questo contenzioso, la cifra è lievitata a oltre ottomila euro nel corso degli anni”.
Un danno fortunatamente almeno in parte contenuto dal primo cittadino, che nelle scorse settimane è giunto a un accordo transattivo sulla base di cinquemila euro.
“Ci vorrà ancora del tempo per completare il lavoro – ha concluso il primo cittadino – ma i primi risultati cominciano a vedersi”.