Dalla Martesana l'Anpi scende in campo e scrive a Beppe Sala e prefetto: "Vietate il raduno omofobo"

Nonostante il teatro del raduno non sia Vignate, ma Milano, la sezione locale dell’Anpi ha scelto di non restare in silenzio, ma di prendere posizione affinché le istituzioni si oppongano al "Remigration summit" che si terrà il 17 maggio.

L'Anpi contro il "Remigration summit"

Domenica 23 febbraio 2025 i membri dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia si sono ritrovati per stilare il piano di iniziative per il 2025. E l’assemblea non si è concentrata solo su quello che si può fare a Vignate, ma anche su ciò che accade nel circondario. E grande preoccupazione è stata espressa per l’ormai prossimo "Remigration summit" definito "un raduno solo per diffondere odio, discriminazione e idee razziste".

Cos'è il "Remigration summit"

Il Remigration Summit è un incontro organizzato dall'estremista austriaco Martin Sellner sul tema della remigrazione. Ovvero il progetto che prevede espulsioni di massa di stranieri, sia regolari che irregolari, fino alla terza generazione, considerati "non ammissibili". Milano è stata scelta per ospitare il primo appuntamento europeo di questo congresso che si rivolge, in particolare, a tutte le forze di estrema destra.

Il no della Martesana

All’unanimità  i soci dell'Anpi hanno votato un ordine del giorno per chiedere al sindaco di Milano Beppe Sala, al prefetto Claudio Sgaraglia e al ministro dell’interno Matteo Piantedosi di impedire tale evento.

Si tratta di un macabro raduno delle destre europee che vogliono l’emarginazione di tutte quelle persone che loro chiamano “diversi” (un film già visto e proiettato dal nazifascimo nel periodo più buio della storia) e che dovrebbe svolgersi in concomitanza con la Giornata mondiale contro l’omofobia. Come Anpi di Vignate il 17 maggio saremo presenti alla mobilitazione democratica unitaria organizzata in risposta al Summit, una dimostrazione di civiltà contro l’incivile raduno.

hanno commentato.  Non solo, il presidente Angelo Di Adamo e gli altri soci stanno anche valutando la possibilità di far presentare un ordine del giorno durante il prossimo Consiglio comunale e di coinvolgere le sezioni Anpi dell’Adda Martesana per dare una risposta forte e unita contro "chi istiga all’odio e al razzismo".