Dal governo Gialloverde prima doccia fredda per la Brianza: no ai fondi per la metropolitana

Bocciato il subemendamento presentato dal deputato Mandelli sulla metropolitana a Monza: "Decisione preoccupante" con ripercussioni anche nel Lecchese, nel Milanese e nel Comasco.

Dal governo Gialloverde prima doccia fredda per la Brianza: no ai fondi per la metropolitana
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Dal governo Gialloverde prima doccia fredda per la Brianza. Le brutte notizie arrivano sul fronte trasporti ed in particolare si iniziano a intravedere nubi all’orizzonte per il progetto della metropolitana a Monza. Una infrastruttura che potrebbe avere ricadute positive per tutto il territorio a partire dal Milanese, senza ovviamente dimenticare Lecchese e Comasco.

Doccia fredda per la Brianza e per il progetto della Metropolitana

Una settimana fa i sindaci di tutti i Comini coinvolti (Monza, Milano, Cinisello e Sesto) si erano trovati in Villa Reale per suggellare quella che di fatto è un’alleanza strategica il cui obiettivo comune (il prolungamento della Linea Lilla fino a Monza) aveva messo d’accordo tutti. Grillini e leghisti compresi. Ieri però  in Commissione Bilancio alla Camera è stato  bocciato il subemendamento alla manovra finanziaria presentato dal deputato – nonché capogruppo azzurro in Commissione Bilancio a Montecitorio – Andrea Mandelli (Forza Italia) che chiedeva lo stanziamento dei 900 milioni necessari per la realizzazione dell’infrastruttura.

Un no che preoccupa il territorio

“La maggioranza Lega e M5S ha bocciato un mio subemendamento alla manovra che prevedeva lo stanziamento di 900 milioni per prolungare linea M5 fino a Monza – ha fatto sapere in una nota – Che il M5S abbia una idiosincrasia per le infrastrutture è cosa nota, loro sono per la decrescita. Che la Lega, però, si sia schierata dalla parte del blocco di una delle infrastrutture più importanti per i cittadini di Milano e Monza è preoccupante. Mi batto in Parlamento da anni affinché un tratto della linea metropolitana di Milano giunga fino a Monza e continuerò a farlo per sostenere lo sviluppo di un territorio che è il primo asse industriale italiano ed è perciò fondamentale per la crescita di tutto il Paese”.

 

 

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