Da Pioltello all'assemblea della Nato per lavorare sulla pace in Ucraina
Simona Malpezzi è stata nominata come relatrice della Commissione politica incaricata di lavorare alla stesura di un documento condiviso
La proposta che sarà portata sul tavolo dell’assemblea parlamentare della Nato per "Garantire una pace giusta per l’Ucraina" porta anche la firma di una pioltellese. La senatrice del Partito democratico Simona Malpezzi, infatti, è stata scelta all’unanimità come "rapporteur" (relatrice) del documento che sarà stilato da qui ai prossimi mesi.
"Ensuring just peace for Ukraine"
Un incarico importante su un tema fondamentale, un onore e un attestato di stima figlio della nuova esperienza politica che la parlamentare sta vivendo in questa Legislatura. Perché dopo aver rivestito il ruolo di Capogruppo Dem in Senato, il nuovo corso la vede impegnata come vicepresidente della sotto commissione per le Relazioni trans atlantiche. Un compito che la sta portando a interfacciarsi con colleghi di tutto il Mondo, discutendo e analizzando situazioni che avvengono a migliaia di chilometri dal nostro Paese, ma che inevitabilmente hanno ripercussioni sull’Italia. Non da ultimo la guerra in Ucraina.
L'ultimo incarico che ha ottenuto è la guida della commissione incaricata di lavorare sul tema della pace in Ucraina: "Ensuring just peace for Ukraine".
Avremo un limitato periodo di tempo, di solito circa 7 mesi, per lavorare su un provvedimento che sarà sottoposto all’assemblea Nato per essere discusso ed emendato. Da lì uscirà un documento condiviso che riporterà la posizione dei Paesi membri su un tema così importante e delicato. Sono molto contenta di questo incarico, che non mi aspettavo, su una questione che mi sta profondamente a cuore come la pace in Ucraina. Ricordo che la Nato nasce proprio con l’obiettivo di prevenire nuove guerre nel nostro territorio e oggi si trova a confrontarsi con la necessità di garantire pace e difesa al mondo occidentale. Ringrazio i colleghi di tutte le delegazioni per la fiducia
ha spiegato Malpezzi.
E' vero si continua a parlare, ma... Se il mio vicino di casa entrasse con la forza a casa mia, ci sono soltanto tre soluzioni: 1) riesco a reagire e a buttarlo fuori da solo; 2) soccombo e lui si prende la mia casa; 3) interviene una figura terza che lo prende per il coppino e lo fa rientrare nella sua proprietà. Trovare una via diplomatica che lo convinca ad uscire è l'unica soluzione per ora, soltanto che è una strada difficile, irta di ostacoli e molto lunga. Soprattutto per la doppiezza degli altri vicini di casa.
si parla, si parla e si continua a parlare di pace. Intanto va avanti la guerra..