L'annuncio

Cologno Monzese verso le elezioni, il candidato sindaco del centrosinistra è Stefano Zanelli

A sostenerlo sono anche i Cinque Stelle, ma manca una lista civica "di peso"

Cologno Monzese verso le elezioni, il candidato sindaco del centrosinistra è Stefano Zanelli
Pubblicato:

Il centrosinistra di Cologno Monzese ha ufficializzato il suo candidato sindaco in vista delle ormai imminenti elezioni amministrative del 14 e 15 maggio 2023. Accanto a Stefano Zanelli ci sono il Partito Democratico (il primo a mettere sul tavolo il suo nome come papabile aspirante), l’Alleanza Verdi-Sinistra, il Movimento Cinque Stelle, Cologno Libera, Cologno Solidale e Democratica e Radicali. Il tutto con l’obiettivo di "lavorare come coalizione coesa e inclusiva per migliorare la situazione sociale, economica e culturale dei cittadini".

I candidati sindaco ufficiali sono diventati tre

A un mese e mezzo dal voto, Zanelli è stato il secondo candidato sceso in campo con l’ambizione di guidare Villa Casati, dopo l’ex borgomastro Angelo Rocchi che con la sua lista civica "Avanti". Il terzo è Dania Perego (Lega), che con due civiche tenta la corsa "in solitaria" svincolata dagli ex alleati di Fratelli d'Italia e da Forza Italia. E quest'ultimi due partiti al momento non hanno ancora sciolto le riserve: appoggeranno Rocchi o un altro candidato primo cittadino?

Zanelli, colognese di nascita, sente sulle sue spalle la responsabilità dell’incarico ricevuto:

Essere sindaco di Cologno Monzese è un impegno da affrontare con serietà e dedizione per l’importanza che questo ruolo ha sulla vita di tante persone. La mia candidatura nasce da questa consapevolezza. Cologno è la città dove sono nato e cresciuto e qui sono presenti la maggior parte degli amici e degli affetti più cari. Dopo il fallimento dell’Amministrazione Rocchi e la crisi economica e sociale inasprita dalla pandemia, il compito mio e della coalizione sarà quello di costruire la Cologno del futuro. Vogliamo una città più forte, più ricca e più sana.

Il curriculum di Zanelli

Classe 1972, ha in tasca una laurea in Letterature comparate conseguita all’Università degli studi di Milano. Giornalista, formatore e consulente esperto di enti pubblici e privati, ha svolto la professione per le principali testate locali, occupandosi di cronaca politica e giudiziaria e seguendo i Consigli comunali fin dal 1988. Iscritto all’Albo dei giornalisti dal 1993, ha diretto diversi mensili e periodici.
Tra il 2001 e il 2004 ha retto il Settore comunicazione e stampa proprio del Comune di Cologno. In seguito si è dedicato come consulente a progetti di formazione e comunicazione nei canali tradizionali e digitali per enti pubblici, privati e associazioni no-profit. Sposato da 20 anni con Laura, entrambi sono impegnati nel volontariato collaborando con associazioni cittadine, parrocchie ed enti sovracomunali. Appassionato di montagna, alimentazione e nuove tecnologie, pratica fin da ragazzo trekking e arrampicata.

Domani la presentazione ufficiale

Ora si rimboccherà le maniche per un altro tipo di "scalata". La presentazione di Zanelli e delle forze politiche e civiche che lo sostengono è in programma per domani, mercoledì 29 marzo 2023, alle 21, nella sala civica di via Trento. L’appuntamento sarà quindi l’occasione per incontrare cittadini e sostenitori, per illustrare i temi principali dell’azione politica futura, raccogliere idee, bisogni e interessi dei colognesi che verranno successivamente integrati nel programma amministrativo.

Gli obiettivi di Zanelli

Con una città forte si intende una città che esprima il potenziale esistente ricco di economia artigianale, industriale e del terzo settore in grado di creare nuovo lavoro, ma anche una città attrattiva per i giovani e le nuove generazioni che vorranno costruire qui il proprio futuro. Una città più ricca è necessaria per contrastare le diverse povertà con le quali ci confrontiamo: economica, sociale e culturale. Vogliamo sostenere con i mezzi a disposizione le fasce più deboli creando occasioni di emancipazione. Una città più sana guarda al benessere dei cittadini nelle diverse forme: dai servizi efficienti e adeguati a un ambiente pulito, vivibile e sicuro. Inoltre, una città sana si pone correttamente con gli altri Comuni della Città metropolitana e riesce a ottenere la giusta considerazione dagli enti sovracomunali.

Chi c'è e chi manca all'appello

La figura di Zanelli ha avuto un effetto dilatatore per quanto riguarda i confini della coalizione di centrosinistra. E non indifferente. Ma al tempo stesso a defilarsi è stata una civica che nel 2020, in occasione della scorsa tornata elettorale, era stata baricentrica. Stiamo parlando di Art Lista, acronimo di Alessandra Roman Tomat, candidata sindaco tre anni fa e che ora non sarà della partita. Almeno nel perimetro delle forze che sostengono Zanelli, in attesa di capire le sue prossime decisioni.

I movimenti nel centrosinistra

Attorno a quest’ultimo si sono schierati anche il Movimento Cinque Stelle e i Verdi, che nel 2020 andarono in solitaria non appoggiando Tomat, che poi risultò sconfitta nella sfida diretta contro Angelo Rocchi eletto al primo turno e poi decaduto la scorsa estate per i contrasti insanabili in seno alla maggioranza di centrodestra.

Zanelli ha inoltre portato con sé Cologno Libera, la "sua" lista civica per la quale era stato candidato come consigliere e che si era presentata alle urne assieme a Forza Italia. Insomma, il quadro politico è cambiato nettamente.

Per delle forze che si sono aggregate, ce ne sono altre invece che non saranno della partita. Il Terzo Polo, che era stato uno degli interlocutori di Zanelli in queste settimane, non comparirà sulle schede elettorali. Una scelta figlia a quanto pare delle direttive arrivate "dall’alto" da Italia Viva e Azione, alle prese ancora con una possibile e «istituzionale» fusione non ancora concretizzatasi.

C’è poi Art Lista, che nelle scorse settimane aveva cercato di creare una sorta di "laboratorio progressista" assieme a Csd, a Cat, a Sinistra Italiana e ai pentastellati, senza però che partisse sul serio. Anzi, arenandosi di fatto sin dall’inizio. Lo stato dell’arte è stato illustrato dalla stessa Tomat in un post pubblicato su Facebook e ripostato dalla sua lista. Il titolo parla da sé: "È l’ora di (non) metterci la faccia". "Quel tavolo non ha mai funzionato - ha osservato Tomat - Il candidato con la faccia perbene è certamente un giusto 'passepartout', che sta bene ad Azione, ma che fa figura anche 'portato' da Sinistra Italiana. Ma nulla di tutto questo ha a che fare con una civica. E quindi il simbolo di Art Lista non ci sarà".

Seguici sui nostri canali