emergenza energia

Caro bollette, ecco come Cernusco sul Naviglio cercherà di contenere la spesa degli edifici pubblici

Stilata una road map di interventi: posticipata l'accensione dei termosifoni a fine ottobre.

Caro bollette, ecco come Cernusco sul Naviglio cercherà di contenere la spesa degli edifici pubblici
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Ecco come Cernusco sul Naviglio cercherà di contenere i consumi degli edifici comunali e quindi ammortizzare il peso delle bollette impazzite già recapitate o in arrivo. E' tutto contenuto in un atto di indirizzo approvato durante la seduta di ieri mercoledì 19 ottobre 2022.

Una strategia contro il caro bollette

Stante l’attuale scenario geopolitico internazionale, che ha portato all’aumento dei costi di fornitura dell’energia elettrica e del gas naturale, le previsioni parlano di sensibili rincari rispetto allo stesso periodo delle precedenti annualità.

Ecco quali sono le azioni che la Giunta ha dato mandato di attuare:

  • Razionalizzare l’utilizzo degli edifici e degli impianti pubblici, accorpando i calendari delle associazioni, le attività per tempo di utilizzo o per luogo, sfruttando al massimo il periodo di irraggiamento solare, chiudendo edifici particolarmente energivori o calendarizzando in maniera efficace eventi e attività di promozione sociale e culturale.
  • Razionalizzare la conduzione degli impianti, intensificando le attività di controllo delle temperature negli edifici, ottimizzando l’orario di accensione degli impianti termini, riducendo la temperatura in alcuni edifici, riducendo l’accensione degli impianti di illuminazione pubblica stradale o nei parchi, prestando comunque attenzione agli standard di sicurezza.
  • Mettere in campo strategie di formazione dell’utenza, attraverso anche campagne di sensibilizzazione sull’uso razionale dell’energia, rivolto per esempio a personale scolastico, dipendente, ai responsabili delle associazioni e proponendo un tavolo di confronto anche agli istituti scolastici.
  • A queste misure, si aggiunge quella di posticipare, con un’ordinanza sindacale, l’accensione degli impianti termici negli edifici pubblici al 29 ottobre 2022, scelta per altro condivisa con i sindaci dei Comuni dell’Adda Martesana, che oggi, 20 ottobre, hanno sottoscritto un comunicato congiunto sulla questione.

I dirigenti dei vari settori comunali dovranno ora verificare la fattibilità degli indirizzi proposti e perfezionare le azioni indicate, interpellando i portatori di interesse in modo da definire una serie di interventi il più possibile condivisi.

Non tutto il male vien per nuocere: meno consumi più l'ambiente

"Con questo atto abbiamo avviato un percorso da portare avanti insieme agli uffici comunali per valutare le azioni che possono effettivamente essere messe in campo per ridurre i consumi - ha spiegato il sindaco Ermanno Zacchetti - La situazione è complessa: da un lato c’è la questione economica da prendere seriamente in considerazione, con i costi cresciuti in maniera significativa e inevitabili decisioni da prendere affinché il Comune abbia effettivamente modo di far fronte alla spesa.

Dall’altro una questione di consapevolezza ambientale, che passa anche da noi amministratori, dagli investimenti da mettere in campo per l’efficientamento energetico degli impianti pubblici, come stiamo facendo da anni, e, nell’immediato, dalla ricerca della sintesi più avanzata tra servizi da erogare e la ricerca di una maggiore virtuosità ambientale".

Sulla questione è intervenuto anche l'assessore alla Transizione Ecologica Daniele Restelli:

"Sono convinto che noi amministratori dobbiamo fare la nostra parte, non solo al fine di contenere la spesa pubblica, ma soprattutto per ridurre le emissioni riconducibili agli edifici e ai servizi della nostra città - ha spiegato - Del resto questa delibera si inserisce perfettamente nel quadro della mozione approvata dal Consiglio comunale già nel novembre 2019, avente ad oggetto la dichiarazione di emergenza climatica, che impegnava l’Amministrazione a mettere in campo azioni concrete a favore dell’ambiente.

E questa è un’azione concreta, in un momento in cui l’emergenza è sotto gli occhi anche dei “meno attenti”.

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