Polemica

Caos spazi per le società sportive di Brugherio: ore tagliate e c'é chi è pronto all'addio

Una vera bufera si sta abbattendo sull'Amministrazione comunale: la coperta è corta e le ore in palestra non sono sufficienti a fronte della richiesta delle società. E rischia di esplodere la grana Diavoli Rosa

Caos spazi per le società sportive di Brugherio: ore tagliate e c'é chi è pronto all'addio
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La coperta è corta, per non dire cortissima. L’abbondanza sempre crescente di realtà attive in varie discipline (dal calcio alla pallacanestro, passando per il volley e l’atletica, solo per citarne alcune) ha messo in condizione il Municipio di Brugherio di dover rivedere il regolamento per la concessione delle palestre e degli spazi del centro sportivo comunale. E ci sono veri e propri protagonisti della scena cittadina che non hanno nascosto l’amarezza nel vedersi ridotto, e anche di molto, il monte ore dedicato ai propri atleti rispetto a quello della precedente stagione.

Nuovi criteri di assegnazione delle palestre

Numero di iscritti (anche giovani) e merito sportivo, ossia i successi conquistati sul campo. Queste le linee d’indirizzo messe nere su bianco dalla Giunta guidata dal sindaco Roberto Assi, da rispettare per la suddivisione degli spazi per l’attività agonistica o amatoriale. Partendo da una constatazione: «Il numero delle richieste di utilizzo è elevato in rapporto agli spazi disponibili presso le strutture sportive comunali», hanno sottolineato dall’Esecutivo.

Da qui la necessità di rivedere i criteri di assegnazione, perché quelli precedenti «non appaiono più idonei a una equa ed efficace distribuzione, anche in considerazione del mutato contesto di associazioni del territorio e della numerosità delle stesse».

Tante società, pochi spazi

Ossia, sono tante. E ogni anno crescono di numero. Basti pensare alle «aquile» del Basket Brugherio, società fresca di varo e nata da una costola del Cgb, messa in piedi da una parte della ormai ex dirigenza della società oratoriana. E anche agli «aquilotti» (che per ovvie ragioni non possono chiedere ospitalità nel centro Paolo VI di via Manin) bisogna garantire una porzione di parquet pubblico.

A complicare ulteriormente le cose ci sono le scuole, che usano le «loro» palestre per le lezioni di attività motoria. E all’elenco dall’anno scorso si è aggiunta pure la Clerici, che ha avviato un percorso di studi a indirizzo professionale sportivo e ha pertanto avanzato la richiesta di utilizzare gli spazi del centro sportivo.

Diavoli Rosa sul piede di guerra

Insomma, davanti alle porte di Villa Fiorita c’è fila. E qualcuno rischia (volente o nolente) di rimanere fuori. O magari anche di salutare Brugherio, con tutte le conseguenze di prestigio (e di indotto) che ne conseguirebbero per la città. E' il caso per esempio della Pallavolo Diavoli Rosa che attraverso una lettera aperta, pubblicata in esclusiva sulle pagine del nostro giornale, hanno messo nero su bianco il rischio di dover rinunciare alla Serie A di pallavolo considerata la decisione del Comune di ridurre il monte ore della società di ben 22 ore complessive. LEGGI LA LETTERA.

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