Buona notizia per i residenti di Fara Gera d'Adda: l'Amministrazione ha ridotto l'addizionale comunale Irpef
Ma non mancano i veleni: per l'opposizione di Gianni Filotto è solo un "miracolo elettorale"
Bilancio di previsione: dopo quattro anni di sacrifici ridotta l’aliquota Irpef comunale a Fara Gera d'Adda. Critiche dalla costituenda lista "In Progress", che ha etichettato il provvedimento come un "miracolo elettorale" come spiegano i colleghi di Prima Treviglio.
L'Amministrazione riduce l'aliquota Irpef
L’Amministrazione comunale del sindaco Raffaele Assanelli ha approvato le nuove aliquote e il bilancio di previsione dell’ente, apportando per la prima volta in cinque anni una riduzione dell’aliquota Irpef.
Come spiegato dallo stesso Assanelli:
Il provvedimento è stato reso possibile dalla salute e stabilità finanziaria dell’ente, in grado di rimanere intatta anche con questo minor gettito, stimato in 75mila euro. Essendo noi un Comune virtuoso, abbiamo potuto mantenere anche questa promessa.
Cosa cambia per i faresi
Nello specifico, si è mantenuta l’esenzione per i redditi fino a 15mila euro, mentre l’aliquota è stata ridotta dallo 0,73 allo 0,70 per i redditi superiori a 15mila e da 0,77 a 0,71 per quelli fino a 28mila euro.
Taglio dallo 0,78 allo 0,75 percento, invece, per i redditi tra i 28 e i 50mila euro annui, mentre è stato mantenuto intatto lo 0,8 percento sui redditi oltre i 50mila euro annui.
Il provvedimento, come evidenziato dal primo cittadino, garantirà all’ente una minore entrata prevista di 75mila euro all’anno.
Filotto e l'accusa del suo gruppo
E se Assanelli ha annunciato la riduzione con entusiasmo e soddisfazione, non è dello stesso parere il gruppo attualmente identificatosi come "In Progress", di cui si è fatto portavoce, per ora, Gianni Filotto.
Secondo quella che si proporrà come lista alternativa all’attuale Amministrazione (o, almeno, una delle possibili alternative, dato che non è ancora del tutto esclusa l’eventualità di vedere in corsa 3 gruppi alle prossime elezioni), infatti, sarebbe più opportuno parlare in questo caso di un "miracolo elettorale":
Dopo quattro anni di tasse al massimo, a pochi mesi dalle elezioni ecco una leggera diminuzione.
Il sindaco e la sua Amministrazione hanno, negli scorsi giorni, fortemente enfatizzato il fatto di aver deciso per il 2024 una diminuzione dell'addizionale Irpef comunale.
Peccato che si siano dimenticati di ricordare che nel 2020, alla loro prima occasione dopo essere stati eletti, avessero aumentato, e di molto, l'imposta stessa.
La precedente aliquota di 0,66%, valida fino al 2019, fu infatti elevata dal sindaco Assanelli fino al massimo consentito dalla legge dello 0,80% (solo per i redditi superiori ai 50mila euro, ndr).
E questo maggiore carico fiscale imposto ai cittadini faresi è continuato per tutti e quattro gli anni di questa Amministrazione.
Solo adesso, a pochi mesi dalle elezioni in cui lo stesso sindaco si ricandida, viene leggermente ribassato.
Si può comprendere il tentativo di stampo elettorale, ma lasciare le aliquote fiscali ben più alte di quelle che si erano trovate al proprio insediamento non dovrebbe essere pubblicizzato come un grande successo amministrativo. L
e tasse sono necessarie, ma, poiché sottraggono soldi a cittadini e famiglie, devono essere contenute e possibilmente ridotte; comunque impiegate con capacità e sagacia, soprattutto evitando spese improduttive e i tanti sprechi.