“Basta fare gli ecologisti con gli inceneritori degli altri”
Regione: Un deciso no da parte della Lega all’art 35 del Decreto Sblocca Italia.
“Basta fare gli ecologisti con gli inceneritori degli altri”. Il gruppo regionale della Lega contro l’art. 35 del Decreto Sblocca Italia.
“Basta fare gli ecologisti con gli inceneritori degli altri”
Presa di posizione dei consiglieri regionali del gruppo della Lega attraverso una manifestazione a cui hanno preso parte anche i rappresentanti brianzoli del Carroccio in Regione Lombardia. All’iniziativa erano presenti l’assessore Martina Cambiaghi insieme a numerosi consiglieri.
13 gli impianti attivi in Lombardia
Regione Lombardia, con ben 13 impianti attivi sul suo territorio – di cui uno a Sesto San Giovanni e uno a Trezzo sull'Adda – che smaltiscono anche buona parte dei rifiuti nazionali, non deve diventare la nuova terra dei fuochi. I termovalorizzatori non vanno demonizzati a priori, perché non si limitano a bruciare quella parte del rifiuto che non è comunque recuperabile ma possono anche produrre elettricità e calore che posso essere utilizzati per alimentare e scaldare residenze e attività del territorio.
Per Pase, "il senso del nostro flash-mob di oggi è proprio questo: basta fare gli ecologisti con gli inceneritori lombardi. La virtuosità della nostra Regione nella gestione dei rifiuti non deve e non può venire penalizzata da una norma sbagliata, capace non solo di generare un incremento dei costi di smaltimento che alla fine ricadono su tutti i cittadini lombardi, ma anche una diffusa difficoltà di collocare rifiuti che troppo spesso, come ci riportano i recenti casi di cronaca, si traduce in pericolosi incendi in aree dismesse, a danno della saluti dei cittadini e dell`ambiente".
“Il senso del flash-mob – aggiunge Andrea Villa, commissario provinciale della Lega di Monza e Brianza – di oggi è proprio questo: basta fare gli ecologisti con gli inceneritori lombardi. La virtuosità della nostra Regione e della provincia di Monza e Brianza nella gestione dei rifiuti non deve e non può venire penalizzata da una norma sbagliata, capace non solo di generare un incremento dei costi di smaltimento che alla fine ricadono su tutti i cittadini lombardi, ma anche una diffusa difficoltà di collocare rifiuti che troppo spesso, come ci riportano i recenti casi di cronaca, si traduce in pericolosi incendi in aree dismesse, a danno della saluti dei cittadini e dell’ambiente”.