Basiano e Masate dieci domande per saperne di più sulla fusione

Basiano e Masate. Dieci domande ai comitati per il "Sì" e per il "No" per saperne di più sulla fusione.

Basiano e Masate dieci domande per saperne di più sulla fusione
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Basiano e Masate. Perché "Sì" e perché "No" alla fusione. Per saperne di più abbiamo rivolto dieci domande ai rispettivi Comitati dei due paesi.

Basiano e Masate verso il referendum

Domenica 22 aprile sarà un giorno fondamentale per i due paesi. Basianesi e masatesi saranno, infatti, chiamati alle urne per esprimere sulla fusione. Si voterà dalle 7 alle 23 e non è previsto, per la validità della consultazione, il raggiungimento di un quorum. Oggi, sabato alle 10.30 il comitato del "No" e mercoledì alle 21, quello del "Sì", spiegheranno le loro ragioni in due incontri con i cittadini in programma nell'aula consiliare di Basiano.

 

Dieci domande

Questi i quesiti che abbiamo rivolto ai due comitati:

1 Dopo 14 anni in Unione, la fusione è un passo necessario?
2 Pressione fiscale. Cosa cambierà con la fusione?
3 Servizi. La fusione è l'unico sistema per mantenerli?
4 Costi della politica. Con la fusione aumenteranno, diminuiranno o rimarranno invariati?
5 Cosa cambierà per la gestione del territorio ora decisa dai singoli Comuni?
6 Se le fusioni sono convenienti e incentivate, perché non sono molti i Comuni che scelgono questa strada?
7 Basiano e Masate avevano già avviato l'iter per la fusione nel 2009, perché non si è andati fino in fondo?
8 E' possibile allargare i servizi ad altri Comuni senza la fusione?
9 fusione: un passo verso il futuro o un salto nel buio?
10 Lanci un appello agli elettori

Le risposte ai quesiti e il servizio completo sulla Gazzetta dell'Adda in edicola e in VERSIONE SFOGLIABILE WEB per pc, smartphone e tablet da sabato 14 aprile

Commenti
Violeta

Sig.Roberto,anche se come dice Lei il terreno agricolo è stato venduto da un privato ad una società con intenzioni di costruire un impianto biogas, sono necessarie delle concessioni edilizie che non credo le deve dare solo la Regione Lombardia ma anche il Comune residente .Lei scrive che il comune ad occhi chiusi deve assorbire la decisione presa tra un privato e la Regione.In realtà siamo noi cittadini che dobbiamo innanzitutto essere informati in tempo di questa cosa e non ora in fase referendaria,e poi,ho seri dubbi che la Regione abbia dato il consenso con così tanta leggerezza a tutto ciò.Saluti

Roberto

L'impianto biogas è privato ed approvato dalla Regione, i comuni in questo caso subiscono l'ònere della struttura e di tutto quello che comporta (traffico TIR, odori, ad es.)

Violeta

Il Vulcano eruttivo Cambiare la situazione per 5 anni abbiamo aspettato, Ma TU percorrere errando hai continuato, Un SI deciso al referendum ora lo vuoi, Ma io ti dico:non tutti sono dei "tuoi". L'impianto biogas di nascosto ci hai progettato, Con la Fusione tutti questi anni ci hai ingannato, Acqua stagnante nel fiume inizia puzzare, E se per 5 anni gas tossico buttai Ora ti chiedo:Ma dove te ne vai? Giustizia chiesta dal Poeta non hai considerato, La Verità che ti ferisce con abilità hai schiacciato, Pensoso misantropo,la tua selva non è fiera E nella mischiata in cui ti sei cacciato Non invocare invano miracolo inventato, Perché la grazia è solo il tuo castigo ben meritato. E voi,evirati cantori che seguite la selvaggina, Sotto l'ordine preciso del vostro padrone, Cacciate e vi telefonate, Mangiate e vi abbuffate di risate, Sotto i piedi della vostra involuzione Fate saltimbanchi per la nuova incoronazione?

Alberto

Ma di 600.000 euro che dovrebbero arrivare dopo la fusione che ne vogliono fare? Centrale biogas? NO GRAZIE

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