Il consigliere regionale di Forza Italia Giulio Gallera spiega la risoluzione che introduce la figura dell’assistente infermiere, approvata all’unanimità dall’aula per rispondere ai bisogni dei cittadini.
Assistente Infermiere: una nuova figura per rafforzare la sanità lombarda
Il 18 novembre il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità la risoluzione che introduce la figura dell’assistente infermiere. È un passaggio importante, frutto di un lavoro condiviso che ho portato avanti insieme alla collega Carmela Rozza. Un lavoro serio e approfondito, nato con l’obiettivo di dare alla nostra sanità uno strumento in più per rispondere ai bisogni dei cittadini, in particolare dei più fragili.
Fin dall’inizio abbiamo scelto di non limitarci al semplice recepimento del Dpcm nazionale, ma di costruire un modello lombardo, solido e chiaro. La formazione rappresenta il cuore del percorso: dovrà essere rigorosa, omogenea e strettamente integrata con il sistema sanitario e sociosanitario regionale. I corsi saranno organizzati da Polis-Lombardia e dall’Accademia di Formazione del servizio sociosanitario, seguendo programmi condivisi con Università, Daps (Distretti delle Attività Sociosanitarie) e Ordini professionali, così da garantire standard elevati e un profilo realmente utile ai servizi.
Un ruolo essenziale lo avrà anche il tirocinio. Gli aspiranti assistenti infermieri potranno svolgerlo nelle Asst (Aziende Socio Sanitarie Territoriali), soprattutto nelle strutture del territorio come Case di Comunità, Consultori, Uonpia (Unità Operative di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) e Sert (Servizi per le Dipendenze), oppure in realtà sociosanitarie come Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali), Rsd (Residenze Sanitarie per Disabili), Cdd (Centri Diurni per persone con Disabilità) e Cdi (Centro Diurno Integrato). L’esame finale sarà serio e selettivo: vogliamo personale competente, preparato e con responsabilità chiare.
La risoluzione ribadisce inoltre un punto fondamentale: l’assistente infermiere non sostituirà il personale infermieristico. Opererà sempre sotto la guida degli infermieri, in un ruolo complementare e mai sovrapposto. Sarà particolarmente prezioso nell’assistenza territoriale e nella presa in carico dei pazienti cronici e fragili, una delle principali sfide del nostro sistema.
È previsto inoltre un monitoraggio continuo, affidato alla Direzione Generale Welfare.
Con questa risoluzione la Lombardia parte con un modello chiaro, sicuro e orientato alla qualità. L’assistente infermiere sarà una figura che aiuta, che sostiene il lavoro degli infermieri e che rafforza la capacità del nostro sistema di stare vicino ai cittadini, soprattutto a chi ha più bisogno.
Giulio Gallera