"Appello dei sindaci per Gaza, ma a Cassina de' Pecchi si preferisce il silenzio"
Pressione sull'Amministrazione della lista civica di minoranza Si Può dopo dopo l'appello lanciato da decine di sindaci di Comuni di tutta Italia

Anche Cassina de' Pecchi deve fare sentire la sua voce contro le crudeltà perpetrate a Gaza. A sostenerlo è la lista civica di minoranza Si Può dopo l'appello lanciato da decine di sindaci di Comuni di tutta Italia.
La lettera appello
Il gruppo politico ha ripreso i contenuti della lettera appello inviata dai primi cittadini di tutta Italia alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani.
In questi giorni, l'orrore che si sta consumando a Gaza interpella la coscienza di ogni individuo. Assistiamo, con profonda angoscia e indignazione, a una tragedia umanitaria di proporzioni inaudite: bombardamenti indiscriminati, una carestia imposta e sofferenze indicibili che colpiscono migliaia di civili innocenti, tra cui un numero straziante di bambini.
Di fronte a tale scenario, decine di sindaci e sindache in tutta Italia, inclusa la nostra area dell'Adda Martesana, hanno levato la loro voce in un coro unanime di richiesta di giustizia e umanità.
Hanno sottoscritto e inviato una lettera congiunta al Ministro degli Esteri Antonio Tajani e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, avanzano tre richieste semplici ma urgenti, che rispecchiano i principi fondamentali del diritto internazionale e della solidarietà umana
Le tre richieste
Il comunicato di Si Può prosegue con le tre richieste:
- Sbloccare immediatamente gli aiuti umanitari verso Gaza: è inaccettabile che a fronte di un bisogno quotidiano di 500 camion di aiuti, ne arrivino solo poche decine. Ogni ritardo è una condanna a morte.
- Affidare la gestione degli aiuti esclusivamente alle Agenzie ONU: sono le uniche a possedere la legittimità, l'esperienza e l'imparzialità necessarie per garantire che gli aiuti raggiungano chi ne ha realmente bisogno, senza strumentalizzazioni.
- Promuovere un cessate il fuoco immediato e una soluzione politica duratura: solo così si potrà porre fine all'occupazione e alla distruzione della Striscia di Gaza, garantendo un futuro di pace e dignità per tutti i popoli coinvolti.
Questi sindaci hanno scelto di non rimanere indifferenti, facendosi portavoce di un sentimento diffuso tra i cittadini: l'inaccettabilità di assistere passivamente a un genocidio che il mondo intero sta guardando senza riuscire a fermare.
"A Cassina de' Pecchi, però, si preferisce il silenzio"
La lista di opposizione ha duramente criticato il fatto che la sindaca Elisa Balconi non abbia preso posizione:
Mentre altri comuni si schierano a difesa dei diritti umani, la nostra Amministrazione, guidata dalla maggioranza di centrodestra, ha scelto di non aderire a questo appello cruciale.
Riteniamo doveroso che i cittadini di Cassina de' Pecchi siano consapevoli di questa posizione. Perché, è bene ribadirlo, anche il silenzio è una scelta, e in questo contesto, una scelta grave.
I Comuni, tramite i loro sindaci e le loro Amministrazioni, sono i presidi più vicini alla democrazia e ai cittadini. Il loro ruolo non può limitarsi alla gestione della viabilità, degli edifici o dei parchi.
Essi hanno il dovere morale e politico di prestare attenzione e ascolto alle paure e alle speranze delle comunità che rappresentano, oggi sgomente di fronte alle notizie che giungono da Gaza.
Quando i sindaci, insieme, prendono posizione su temi di tale portata, danno forza alla voce di chi chiede giustizia, pace e rispetto dei diritti umani universali.
Su un tema come questo, non dovrebbero esistere distinzioni di partito o di bandiera. Esiste solo il dovere morale di dire "basta" a un'atrocità.
"Non c'è più tempo"
Per questo, la lista civica "Si può" si rivolge direttamente ai propri concittadini:
Volete che il nostro Comune continui a tacere di fronte a questa barbarie, o che si unisca al coro di chi chiede di fermarla?
Questa è una domanda che riguarda tutti noi, perché la pace e i diritti umani non sono appannaggio di una parte politica; appartengono all'intera umanità. Come ha saggiamente affermato Papa Leone, "non c'è più tempo".
Noi, come lista civica "Si può", scegliamo di dire chiaramente che Cassina de' Pecchi deve esserci. Per questo motivo, abbiamo protocollato un invito formale all'Amministrazione affinché aderisca immediatamente alla lettera dei sindaci.
Aspettiamo una risposta dalla sindaca. Questa volta, il silenzio non può e non deve essere un'opzione.