Acquapark di Pantigliate, ultima possibilità di salvezza

Critiche le opposizioni sulla possibile apertura ad altri servizi.

Acquapark di Pantigliate, ultima possibilità di salvezza
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Acquapark di Pantigliate, l'Amministrazione comunale si gioca l'ultima carta per restituire l'area ai cittadini in modo che possano utilizzarla.

Acquapark di Pantigliate, c'è uno spiraglio

l'Amministrazione comunale si gioca l'ultima carta per restituire l'area ai cittadini in modo che possano utilizzarla. O si troverà un investitore oppure l’area resterà così una volta messa in sicurezza. Il 2020 sarà l'anno decisivo per il futuro del centro sportivo di via Marconi. Quando è stato reso noto il documento politico propedeutico alla stesura delle linee guida per il bando, sono esplose le reazioni delle minoranze.

Ora è in stato di abbandono

L’impianto, realizzato nel 2010, giace in stato di degrado e abbandono, situazione che perdura ormai da diversi anni a seguito di vari intoppi tra cui il fallimento dell’impresa costruttrice. L'anno scorso, dopo l’insediamento della Giunta guidata da Franco Abate, era stata costituita una commissione speciale per decidere il futuro dell'area. "La posizione dell’Amministrazione era di non precludere alcuna iniziativa da parte dei privati, escludendo l’edificazione residenziale, mentre le opposizioni proponevano di prendere in considerazione solo investimenti di carattere sportivo, ludico e creativo - si legge nell’ultimo verbale - Abbiamo superato questa impasse accogliendo le istanze delle associazioni che hanno espresso indifferenza riguardo la destinazione d’uso, ribadendo che per loro erano fondamentali una palestra (non necessariamente il palazzetto esistente) e una zona acquatica proporzionata all’utenza del nostro territorio".

Critica Pantigliate in comune

Critica Pantigliate in comune. "Abbiamo ricevuto via e-mail dall’Amministrazione il documento politico propedeutico alla stesura delle linee guida per il bando del centro sportivo di via Marconi - ha commentato il consigliere della Lega Anna Bavutti, membro della commissione - Leggiamo che è stato redatto dalla commissione studio palazzetto, ma all'ultima riunione che si è svolta il 12 dicembre si era stabilito che tutte le parti politiche avrebbero dovuto presentare la propria proposta e che la proposta politica della maggioranza era da rivedere. Ne era arrivata una seconda il 30 dicembre. Pantigliate in comune si dissocia dall'affermazione contenuta nel terzo documento di giovedì in quanto esprime le volontà della maggioranza e non della commissione. Inoltre, sottolineiamo quanto da noi sollecitato ma non pervenuto, cioè la produzione di planimetria e analisi strutturali, ambientali, patrimoniali del sito e tutto ciò potesse essere utile ai commissari ai fini di uno studio più chiaro, proficuo e in tempi ragionevoli". Per Bavutti la situazione è nebulosa. "A nostro avviso non è emersa con chiarezza la posizione della maggioranza sull'idea di progetto per il sito sportivo - ha concluso - Non comprendiamo il senso di voler indicare i termini minimi di contropartita senza aver preventivamente analizzato, in fase di commissione, tutti i dati tecnici disponibili e senza alcuna informazione a corredo delle paventate proposte divergenti dalla attuale destinazione d'uso. Dietro richiesta di fornire dettagli più precisi, la maggioranza ha scelto di dare semplici cenni all'idea di una possibile destinazione sociale, per esempio una Rsa, senza avere una analisi di esigenze effettive, costi, lungimiranza, sostenibilità economica sociale, impatto ambientale".

Tutti i dettagli sul numero della Gazzetta della Martesana in edicola e online da sabato 18 gennaio 2020.

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