Il caso

A Cernusco sul Naviglio per potare una siepe occorre dichiararsi antifascisti

Il capogruppo della Lega è tornato su una polemica per un provvedimento adottato nel 2017 che avrebbe risvolti paradossali

A Cernusco sul Naviglio per potare una siepe occorre dichiararsi antifascisti
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In una città Medaglia d’argento per la Resistenza quale è Cernusco sul Naviglio anche per potare una siepe occorre compilare un modulo in cui si afferma di rispettare la Costituzione, ripudiare il fascismo e non professare idee né fare propaganda di ideologie neonaziste e neofasciste.

Dichiarazione antifascista

A sollevare il caso martedì sera in Consiglio comunale è stato Luca Cecchinato, capogruppo della Lega. L’intervento era volto a sollecitare l’Amministrazione a migliorare il rapporto con i cittadini, attraverso una comunicazione più snella ed efficace e l’abolizione, laddove possibile, della burocrazia.

Il "taglio della siepe antifascista" sarebbe così solo l’esempio più curioso di alcuni ostacoli che complicano la relazione con il Municipio da parte dei cittadini.

L'occupazione di suolo pubblico

Dal 2017 chi vuole occupare il suolo pubblico deve sottoscrivere una dichiarazione in cui afferma di rispettare i valori antifascisti della Costituzione. Si tratta infatti di una mozione presentata e approvata dalla maggioranza di centrosinistra e in generale promossa dal Pd dopo che CasaPound aveva organizzato banchetti non solo a Cernusco ma in tutta la Regione.

La Lega ai tempi si era opposta sostenendo che i partiti se non rispettano la Costituzione non possono esistere.

Ora tuttavia il problema, sostiene Cecchinato, non è politico bensì concreto.

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