A Cernusco sul Naviglio flash mob e ordine del giorno del Consiglio per la pace
Ieri sera, mercoledì 8 novembre. la lista Sinistra per Cernusco - La Città in Comune ha manifestato davanti al Municipio prima del Consiglio per chiedere la pace
Un flash mob per la pace con le bandiere della Palestina davanti al Municipio di Cernusco sul Naviglio. Ieri sera, mercoledì 8 novembre 2023. la lista Sinistra per Cernusco - La Città in Comune ha manifestato per chiedere la pace, condannare lo sterminio operato da Israele nella Striscia di Gaza e chiedere un immediato cessate il fuoco.
Discussione in Consiglio comunale
Il gruppo di opposizione ha anche portato all'attenzione del parlamentino un ordine del giorno ad hoc. Una proposta che però ha suscitato acceso dibattito, con diverse tonalità anche all'interno degli stessi schieramenti. Nel Pd, per esempio, Miriam Galimberti si è detta favorevole, Pietro Melzi, ha chiesto (e alla fine ottenuto) di emendare aggiungendo un'esplicita condanna del Consiglio rispetto agli attentati di Hamas del 7 ottobre. Carlo Assi ha invece sottolineato la complessità della questione israelo-palestinese e si è detto contrario all'odg trovandolo troppo sbilanciato.
Rilanciare la cooperazione
Così invece Giordano Marchetti della lista Vivere Cernusco:
Siamo convinti che a fianco della grande diplomazia, debba coesistere e convivere una diplomazia dal basso, fatta di relazioni vere e autentiche tra popoli. In questi anni tanti sono stati i cernuschesi e le cernuschesi (tra cui molti militanti di Vivere) che si sono recati in Palestina e Israele per la raccolta delle olive, ma soprattutto per conoscere e incontrare le varie realtà che operano per un dialogo e una convivenza possibile.
Sarebbe bello che si desse voce e seguito a queste esperienze, che la stessa amministrazione possa, attraverso la delega alla cooperazione, sostenerle, farle conoscere e vivere. Rilanciamo i progetti di cooperazione, seppur piccoli che un’Amministrazione può fare, ma rilanciamoli perché quello è il futuro per costruire ponti di pace.
La mozione
Il titolo del testo è "Conflitto Israele-Palestina: cessate il fuoco immediato". Il testo della mozione, dopo l'emendamento, è questo:
I bombardamenti su Gaza, intrapresi da Israele in risposta all’attentato di Hamas del 7 ottobre, stanno producendo una terribile strage di civili costata finora diecimila morti, di cui più di 4000 bambini ,cui si aggiungono migliaia di feriti e la diffusione di malattie.
Un intero popolo, in contrasto con tutte le norme internazionali, è costretto ad abbandonare le proprie case, sono 1 milione e mezzo i palestinesi ammassati davanti al valico di Rafah, in una condizione resa ancor più drammatica dalla mancanza di cibo, acqua e perfino dell’energia per far funzionare gli ospedali, anch’essi fatti oggetto di bombardamenti, oltre alle strutture pubbliche e alle
abitazioni.- Lo stesso Gutierrez ,Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha chiesto l’immediato cessate il fuoco in quanto “ le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare gli spaventosi attacchi di Hamas”, ma allo stesso tempo “non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese”.
Richiamati alcuni dei principali atti di politica internazionale La risoluzione ONU 3237 del 1975 che riconoscono all’OLP lo status di osservatore concedendole il diritto di partecipare ai dibattiti in seno al Consiglio di Sicurezza Onu relativi alle questioni sull’autodeterminazione del popolo palestinese e sul processo di Pace in Medio Oriente.
La risoluzione ONU43/176 del 1988 in cui si prende atto della proclamazione dello Stato palestinese dichiarata dal Consiglio nazionale palestinese.
La risoluzione dell’ Assemblea generale dell’ONU 67/19 del 2012 ha concesso alla Palestina lo status di Stato - non membro osservatore in seno all’ONU ( qualificando quindi la Palestina come Stato).
Risoluzione del Parlamento europeo nel dicembre del 2014 sul riconoscimento dello Stato palestinese.
La risoluzione del Consiglio di Sicurezza ONU 2334 del 2016 in cui si ribadisce l’urgenza del ritiro degli insediamenti israeliani, inclusi quelli a Gerusalemme e l’organizzazione di due Stati basata sui confini precedenti all’occupazione del 1967.
Il Consiglio comunale di Cernusco sul Naviglio
Esprime
- La ferma condanna di ogni forma di violenza contro la popolazione civile;
- La forte preoccupazione per tutte le iniziative militari che preludono ad un allargamento dello scenario di guerra;
Chiede al governo italiano
- di intervenire presso quello israeliano e gli altri attori del conflitto per ottenere l’immediato cessate il fuoco con la fine dei bombardamenti sulla popolazione di Gaza; l’apertura dei valichi e l’ingresso degli aiuti alla popolazione colpita in condizioni di sicurezza;
- Di attivarsi con gli altri governi europei per esercitare il peso dell’Europa perché si creino tutte le condizioni per le trattative di pace.
Proprio alla fine Zecchini ha accettato di aggiungere la condanna dell'attentato di Hamas del 7 ottobre al primo capoverso dopo "Esprime".
La votazione
Alla fine il testo è passato con i voti favorevoli della maggioranza (tranne Assi che ha votato contrario), con l'aggiunta di Sinistra per Cernusco - la Città in comune e Vivere Cernusco. nella minoranza si sono astenuti Luca Cecchinato (Lega), Carlo Revolti (Forza Italia), Lorenzo Gaviraghi e Marco Calabrò (Cassamagnaghi sindaco).