A Cassina de' Pecchi primo Consiglio comunale in presenza dopo l'emergenza e sono subito scintille tra la sindaca e il precedessore
Battibecco tra Massimo Mandelli e Elisa Balconi sul disavanzo da 1,4 milioni che l'attuale Amministrazione si è trovata in eredità.
Si è tenuto oggi, sabato 30 maggio 2020, il primo Consiglio comunale dopo il lockdown a Cassina de' Pecchi. La seduta, per garantire le distanze di sicurezza si è tenuta nella palestra della Scuola primaria di piazza Unità d'Italia, con la presenza della Protezione civile, incaricata di rilevare la temperatura all'ingresso e far rispettare il distanziamento del pubblico sulla tribuna (erano stati applicati appositi segni).
Subito scintille
Pronti, via e si sono subito accese le scintille tra l'ex primo cittadino Massimo Mandelli, e l'attuale sindaca, Elisa Balconi. L'argomento è sempre il bilancio di previsione e il disavanzo da 1,4 milioni emerso a gennaio. E mandelli proprio da quell'epoca conservava qualche sassolino nelle scarpe, visto che poi, causa emergenza sanitaria, non erano più state convocate sedute. Ha richiamato ancora quel comunicato stampa diffuso a inizio anno dalla maggioranza in cui si parlava do "bilanci gonfiati", di precedenti amministratori che sarebbero stati chiamati a rispondere di quanto accaduto. "Tutto ciò non corrisponde al vero - ha detto Mandelli - I cittadini sapranno la verità, anche quei cittadini che sui social si sono scatenati minacciando il sottoscritto e finanche la mia attività imprenditoriale, grazie al fantastico comunicato killer". Ha continuato sostenendo che la sua Amministrazione non ha gonfiato i bilanci e non vi è nessun buco. C’è stata da un punto di vista prettamente tecnico una diversa applicazione di parametri contabili in un momento in cui cambiavano alcune norme.
Balconi ha ribattuto sottolineando che in ogni caso nel 2015 erano cambiate le norme in materia di bilancio e da allora, per un errore tecnico di cui la precedente Amministrazione non si era accorta per anni, i cassinesi dovranno accantonare ogni anno oltre 150mila euro all'anno. "Soldi reali, non un giochetto, che non potranno essere spesi diversamente", ha aggiunto.
La richiesta del ritiro
Per ripianare il disavanzo la maggioranza ha deciso di alzare l'Irpef di due punti, dal 6 all'8 per mille. Tutte e tre le liste di opposizione (Uniti per Csssina, Cassina domani e Comitato civico) hanno presentato una proposta di rinvio del punto all'ordine del giorno, il bilancio di previsione. Con alcuni spostamenti di capitoli hanno provato a dimostrare che è possibile recuperare il denaro necessario, senza ricorrere a un aggravamento dell'imposizione fiscale. Con qualche giorno in più di tempo avrebbero potuto completare il lavoro. Proposta bocciata come "emendamento nascosto". "Anche noi dovremo pagare l'incremento dell'addizionale - ha replicato l'assessore al Bilancio Marco Beccaria - Abbiamo provato a vagliare tutte le alternative, ma non ce n'è". Le minoranze hanno così chiesto alcuni minuti di sospensione. "Avremmo voluto abbandonare l'aula per la sufficienza con cui siamo stati considerati - ha detto Laura Vecchi di Cassina domani - Tuttavia per rispetto dei cittadini che ci hanno eletto, esprimiamo il nostro disappunto, ma rimarremo qui a discutere voce per voce il bilancio previsionale che avete presentato". Alla fine il documento finanziario 2020-2022 con annesso incremento dei tributi è passato con i soli voti della maggioranza e quelli contrari delle liste di opposizione. Ma con un ammonimento. "I conti si riferiscono alla fase pre-Covid, ma avevamo bisogno di approvarlo per far lavorare gli uffici - ha spiegato Beccaria - A luglio dovremo ritrovarci qui per valutare le entrate tributarie dopo quanto accaduto con l'emergenza sanitaria".
cassina de pecchi consiglio comunale sul bilancio di previsione nella palestra della scuola dopo emergenza sanitaria
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