A Cassina de' Pecchi la lista di minoranza Si Può contro il nuovo Statuto e il nuovo Regolamento di Consiglio comunale
Per il gruppo di opposizione è mancato il confronto: "Da oggi sarà quasi impossibile dare il nostro contributo"
A Cassina de’ Pecchi le minoranze masticano amaro dopo l'approvazione da parte del Consiglio comunale avvenuta il 20 dicembre 2024 del nuovo Statuto e del nuovo Regolamento di Consiglio comunale. La lista Si Può va all'attacco sostenendo che d'ora in poi sarà impossibile dare il proprio contributo.
"E' mancato il confronto con le minoranze"
Il gruppo di opposizione capeggiato da Daniela Tomassetti ha sottolineato che i nuovi provvedimenti sono passati con i soli voti della maggioranza, senza alcun confronto preliminare con le minoranze. Si tratta di due documenti fondamentali per la vita democratica delle istituzioni cittadine: lo Statuto del Comune e il Regolamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari.
Così i sostenitori di Si Può:
I nuovi testi, risultato di questa votazione unilaterale, riducono a un miraggio la possibilità di partecipazione dei cittadini e limitano notevolmente la possibilità delle minoranze di esprimersi e, quindi, di incidere nella vita della nostra comunità.
Da oggi sarà quasi impossibile dare il nostro contributo. Nei mesi scorsi come lista Si Può abbiamo presentato: mozioni, uno strumento che ci ha consentito di avanzare proposte anche dai banchi dell’opposizione; interrogazioni, e interpellanze ovvero domande utili per comprendere ragioni e intenzioni dell’azione della Giunta e dell’Amministrazione.
Abbiamo usato questi strumenti per proporre, ad esempio: un tavolo di lavoro sulla rigenerazione del Parco di via Gramsci e dell’area centrale del Paese (Parco Balena, area verde, Parco Rodari, Piazza De Gasperi) e per istituire una Consulta Istruzione ed Educazione in modo da coinvolgere tutti gli attori interessati nella progettazione della nuova scuola, dai bisogni educativi agli spazi.
Abbiamo chiesto informazioni sulla reale situazione circa la necessaria bonifica da amianto evidenziata nel tempo da più cittadini e dalla stampa locale, ma anche per chiedere informazioni su come venga gestito il verde a Cassina, o perché non si possa istituire un servizio di trasporto pubblico tra Cassina e le scuole superiori di Melzo. E altro ancora.
Il nuovo regolamento ci costringe all’immobilismo. Ma non ci fermeremo.