Il Consiglio comunale straccia la concessione per la moschea

Dopo cinque ore di discussione è passata la delibera che mette la parola fine al nuovo progetto del centro culturale islamico di Sesto San Giovanni

Il Consiglio comunale straccia la concessione per la moschea
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Al termine di una seduta fiume, il Consiglio comunale, riunitosi ieri sera, lunedì, ha messo definitivamente fine al progetto della nuova moschea.

La decadenza della concessione del diritto di superficie di via Luini, dove avrebbe dovuto sorgere il nuovo centro culturale musulmano, progetto che prevedeva la realizzazione, su un'area di 2.450 metri quadrati, di una moschea della capienza di 600 fedeli, con annessi una biblioteca e un ristorante, è stata votata dai consiglieri della maggioranza. Le opposizioni si sono invece divise tra chi ha votato contro (i consiglieri del Partito Democratico e Insieme con Monica Chittò Sindaco) e chi invece si è astenuto (Lista Popolare per Sesto e Movimento 5 Stelle).

Gli islamici devono ora trovare un nuovo posto dove pregare

L'effetto di questo provvedimento, giustificato dall'assessore Antonio Lamiranda come atto conseguente alle inadempienze da parte del centro culturale, ovvero il mancato pagamento di 320mila euro per oneri e canone dell'area, i ritardi nella bonifica del terreno e il mancato rispetto del cronoprogramma dei lavori, è che ora l'area dovrà tornare al Comune: la moschea provvisoria dovrà essere smantellata e la comunità islamica dovrà trovare un altro posto dove pregare.

Cinque ore di discussione in Aula

Alla seduta di lunedì sera hanno preso parte tutti i consiglieri (unico assente Tullio Attanasio, rappresentante della lista Di Stefano Sindaco) e la discussione si è protratta per cinque ore, sottolineata dagli applausi e dalle contestazioni da parte dei cittadini che hanno gremito gli spalti riservati al pubblico, divisi tra sostenitori della maggioranza e dell'opposizione.

Un clima “caldo”, insomma, su un argomento “caldo” che è stato tra i principali temi della campagna elettorale. Almeno per il Cnetrodestra, con Forza Italia e Lega Nord che hanno salutato il provvedimento con soddisfazione,  parlando di “una promessa elettorale mantenuta”.

I rappresentanti del Polo civico, soci alla pari della maggioranza, hanno invece giustificato il loro voto favorevole non per questioni politiche, ma squisitamente tecniche, di applicazione delle regole, sottolineando come la decadenza della concessione sia frutto delle inadempienze del centro islamico.

Il sindaco Di Stefano: “Con oggi riparte nella piena legalità un percorso di integrazione”

“Riparte con oggi nella piena legalità un percorso di integrazione garantendo proprio la libertà di culto nel rispetto della legge questa volta”, ha detto il sindaco Roberto Di Stefano, facendo suo un ordine del giorno proposto dai gruppi civici che chiedono di avviare con urgenza un percorso per individuare nel Piano di Governo del Territorio le aree da azzonare come luoghi di culto per dare una risposta alle esigenze delle confessioni religiose presenti in città.

Perego (Pd): “Questa delibera apre una profonda ferita per tutta la città”

E' dunque caduto nel vuoto l'appello lanciato dalla comunità musulmana alla vigilia della seduta, con cui chiedevano ai consiglieri di “votare secondo coscienza”, evitando di interrompere un percorso di integrazione impostato oltre dieci anni fa e di far naufragare un progetto su cui è già stato investito un milione di euro.

Anche l'ex sindaco Monica Chittò, duramente attaccata dalla maggioranza durante la seduta, nel suo intervento ha parlato della necessità di amministrare secondo “coscienza” e “conoscenza”, ovvero governare il cambiamento e l'integrazione evitando di alimentare tensioni nella società. “L'interesse pubblico - ha sottolienato il consigliere Chittò - non è quello di tornare in possesso di quell'area di via Luini, bensì quello espresso nel 2005, all'inizio del percorso, ovvero trovare un equilibrio nella comunità”.

“Questa delibera apre una ferita profonda, non solo nei confronti della comunità musulmana, ma della città tutta”, ha chiosato il capogruppo del Partito Democratico Roberta Perego.

Parola alla comunità musulmana

Alla luce della decisione del Consiglio comunale assume un interesse notevole la serata organizzata per domani sera, mercoledì, dai Giovani Sestesi. Una serata, in programma alle 21, presso la sala del Teatrino in Villa De Ponti, dal titolo “Conoscere il progetto della nuova moschea”, in cui a questo punto ci si attende la presa di posizione dell'imam Abdullah Tchina, invitato a parlare in rappresentanza della comunità islamica che già prima del Consiglio aveva ventilato l'ipotesi di un ricorso al Tar contro la decadenza della concessione.

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