i nostri consigli

Il ravanello: facile e veloce da coltivare, ma non esageriamo con l’acqua

Croccante e gustosa radice rossa con proprietà depurative e antitumorali. Perfetto crudo in pinzimonio o insalata, ma anche come marmellata.

Il ravanello: facile e veloce da coltivare, ma non esageriamo con l’acqua
Pubblicato:

Tondo, rosso, croccante e leggermente piccante. Questa settimana con “Facciamo l’orto in casa” vi regaliamo i semi di ravanello, nello specifico il tipo denominato burro gigante, facile da coltivare e quindi adatto al nostro orto in casa. Come dice infatti il suo nome botanico, Raphanus, ha una “rapida apparizione”, in riferimento alla veloce germinazione dei semi, tra i 24 e i 35 giorni. Quindi potremo avere grandi soddisfazioni grazie a risultati che potremo vedere e gustare in breve tempo, tutto l’anno.

La semina

La semina può essere già effettuata adesso, preferibilmente con luna crescente. In questo periodo la germinazione dovrebbe avvenire in 30-35 giorni, mentre se scegliamo periodi più caldi, tra la primavera e l’estate, il ravanello sarà pronto anche in 20-25 giorni. Si tratta di una coltura semplice e veloce. Se ben protetti, potremmo seminare i nostri ravanelli anche fino all’autunno, tenendo conto dell’eventuale allungarsi dei tempi di germinazione: non servono temperature alte e trattandosi di una radice non risente particolarmente degli sbalzi termici.
Per il vaso è sufficiente un’altezza di 20-25 cm, poiché la radice è ciò che andremo a mangiare e la sua forma è tonda e non molto allungata. La semina può essere effettuata a spaglio, cioè in modo diffuso, ma è più difficile in un vaso piccolo, ad esempio largo 20 cm, quindi è importante cercare di mantenere una distanza tra ogni seme di almeno 5 cm. Consigliamo di fare tre solchi paralleli col dito e depositare i semi distanziati come suggerito. Indicativamente, in un vaso da 20 cm potremmo metterne circa 12. La profondità è sempre legata al tipo di seme, due o tre volte la sua dimensione e non di più, nel nostro caso circa mezzo centimetro.
Una volta coperto il seme bisogna bagnare, soprattutto i primi tempi, nebulizzando poiché, in base al tipo di terreno, troppa acqua potrebbe compattare il terriccio facendo uscire il seme.

La crescita

Essendo una radice cresce sottoterra, ma in alcuni terricci troppo soffici o spugnosi il ravanello potrebbe tendere a venire in superficie, quindi si consiglia di spingerlo delicatamente sotto la terra o nella preparazione del terriccio miscelarlo con della sabbia. Il rischio maggiore è che il ravanello prendendo del sole diretto possa cambiare colore e le sue caratteristiche. E’ altresì vero che le stesse foglie della pianta, che raggiungono anche i 10 cm, dovrebbero proteggere la radice dalla luce.
Possiamo comunque tenere il nostro vaso al sole, bagnandolo normalmente o quando riteniamo ce ne sia bisogno, ma almeno una volta al giorno. Stiamo attenti, come già anticipato, a non bagnare troppo all’inizio ma anche quando il ravanello è cresciuto: in quest’ultimo caso un eccesso di acqua potrebbe provocare spaccature alla radice.

La raccolta

Il nostro ravanello sarà pronto nei tempi indicati, quando diventerà bello tondo e rosso. Un’avvertenza: più lo lasciamo in terra più tenderà ad accentuare il suo sapore senapato e acido, quindi meglio non portarlo troppo in sovramaturazione.
Tenendo conto che un grammo di sementi sono circa un centinaio di semi, potremo quindi coltivare parecchi ravanelli. Ricordiamo, però, che il ravanello non si conserva a lungo e che si gusta meglio fresco, mantenendo croccantezza e gusto. Perciò facciamo attenzione a quando decidiamo di seminare per non averne troppi tutti insieme: meglio scaglionare la coltivazione per non farsi mai mancare questa prelibata radice.

Depurativo e antitumorale

Il ravanello si consuma principalmente crudo in pinzimonio o tagliato a fettine in insalata e può essere impiegato anche per la preparazione di zuppe. Anche le foglie sono commestibili e sono principalmente utilizzate per creare un pesto alternativo.
Questa radice è composta principalmente da acqua, contiene pochissime calorie e presenta un buon contenuto di fibra. Oltre che essere ricca di sali minerali e vitamine. Quindi è particolarmente indicata nelle diete e vanta proprietà diuretiche e depurative. I semi, poi, possono avere effetti lassativi.

Il ravanello è ricco di vitamina C, che aumenta le difese antiossidanti dell’organismo, aiuta il sistema immunitario e combatte l’infiammazione. Favorisce, poi, un buon metabolismo grazie alla presenza di vitamine del gruppo B; fra queste, i folati (acido folico) promuovono il corretto sviluppo del sistema nervoso durante la gravidanza.
Fra i minerali contenuti nel ravanello, il potassio protegge la salute cardiovascolare e il calcio quella delle ossa.
Infine, il consumo di ravanelli contribuisce a difendersi da diverse forme tumorali, tra cui quelle alla prostata, al seno, al colon e all’ovaio.

Lo chef Tarabini propone: marmellata di ravanelli e selezione di formaggi

Per valorizzare i nostri ravanelli in modo originale, questa settimana lo chef stellato Gianni Tarabini ci spiega come realizzare una deliziosa marmellata di ravanelli, che si può accompagnare in modo eccellente con una selezione di formaggi freschi e semi stagionati. Un primo antipasto comodo e sfizioso, veloce da realizzare e per sorprendere i vostri ospiti. Una confettura insolita con un ortaggio di stagione dalle tante proprietà salutari. Tarabini, alla guida del ristorante La Preséf dell’Agriturismo La Fiorida di Mantello, in provincia di Sondrio, con pochi ingredienti e pochi passaggi di realizzazione, ci aiuta a ottenere un risultato davvero gustoso.

Ingredienti:
1.200 g di ravanelli
200 g di zucchero
800 g d’acqua
800 g di mela
80 g di senape
q.b cannella (spolverata leggera)
scorza di 1 limone
succo di 1 limone
Selezione di formaggi freschi e semi stagionati de La Fiorida

Procedimento:
Scaldare acqua e zucchero in un pentolino.
Nel frattempo pulire i ravanelli, togliere tutte le parti estranee e infine tagliarli a rondelle sottili. Appena pronti aggiungerli all’acqua e zucchero.
A questo punto tagliate la mela a cubetti e inseritela nella medesima pentola insieme alla scorza di limone e al suo succo.
Fate cuocere tutto per circa 30 minuti.
Quando i prodotti risulteranno cotti scolateli e poi frullateli con un mixer a immersione. Man mano aggiungete la senape e la cannella, continuando a frullare fino a creare una crema omogenea. La vostra marmellata è finalmente pronta.
Posizionate i formaggi a piacere all’interno del vostro piatto creando armonia, stendete la vostra marmellata al centro.

Condividi
Seguici sui nostri canali