Fragole di bosco: piccoli frutti dolci e delicati
Questa settimana vi proponiamo una interessante novità: le tipiche fragoline. La pianta ha bisogno di tanta luce e calore e attenzione all’acqua e agli stoloni
Cari lettori, dopo un classico come il pomodoro, questa settimana vi proponiamo un’interessante novità: le fragole di bosco. Le tipiche fragoline, deliziose e delicate, che si possono trovare spontanee nei boschi e in montagna, ma che possiamo anche coltivare in casa e sul balcone.
È una pianta bassa che non richiede particolari cure essendo abituata a crescere in ambienti ostili come i boschi, ma richiede una adeguata umidità e parecchie ore di luce per svilupparsi. Probabilmente sarà una coltivazione che richiederà qualche accortezza in più, ma vedrete che non è così difficile e potrete essere soddisfatti.
Quindi, ecco qualche suggerimento per coltivare i semi che vi regaliamo, forniti da Franchi Sementi, grazie al sostegno di Novatex Italia.
Fragoline di bosco: i nostri consigli
La semina
Prendete un vaso anche piccolo, largo e alto 30 cm. Si tratta di una pianta cespugliosa bassa, che non cresce in altezza e non ha quindi bisogno di sostegni. Sul fondo mettete uno strato di argilla espansa o sassi, solo due dita, e sopra ricoprite col vostro solito terriccio. In questo modo l’acqua non ristagnerà sul fondo, provocando dei danni alle radici della pianta, che sono molto sensibili.
Una volta posizionato il seme appena sotto la terra - tenete conto che il seme è molto piccolo e delicato, posizionate il vaso in un luogo ben illuminato e soleggiato, oltre che caldo. Per germinare velocemente - in 10/20 giorni - il seme ha bisogno di 12 ore di luce al giorno e temperature intorno ai 20 gradi. Quindi potete anche tenere il vaso al chiuso in casa o aspettare una stagione più calda.
Essendo semi piccoli e delicati potete metterne più di uno e poi lascerete crescere la pianta che si svilupperà prima e meglio. Bagnate poco, tenete il terreno umido ma senza far formare ristagni d’acqua.
La crescita
Una volta nata la piantina e iniziata la fruttificazione innaffiate regolarmente solo il terreno, state attenti a non bagnare foglie o frutti perché potrebbero crearsi muffe e la pianta potrebbe marcire velocemente. E’ una pianta rustica, che una volta nata crescerà spontaneamente, non richiederà particolari cure se non luce e attenzione ai ristagni d’acqua.
Per ovviare al rischio di ristagni o che foglie e frutti - molto delicati - vengano a contatto col terreno bagnato potete utilizzare la pacciamatura: questa tecnica consiste nel porre una protezione tra la terra e i frutti, utilizzando della paglia o dei tessuti specifici che ricoprono il terriccio.
Una volta sviluppata, la pianta, essendo rifiorente, può produrre frutti nel tempo, anche per anni, se ovviamente curata adeguatamente. Ad esempio, eliminate parti malate e foglie gialle, così la pianta potrà fare altri frutti nella bella stagione, superato l’inverno: durante i periodi freddi tenete il vaso al riparo dalle intemperie, magari coperta con del tessuto-non-tessuto, o all’interno di una serretta o in casa, ma sempre ben esposta alla luce del sole.
Un’altra accortezza importante è quella di tenere sott’occhio lo sviluppo di altri rami che a contatto col terreno creeranno radici, dando vita così ad altre piante. Si tratta di un fenomeno molto diffuso e utile all’aperto, ma in un vaso è sconsigliato, poiché le altre piante porteranno via nutrimento a quella di origine e avremo una fruttificazione successiva ridotta o addirittura nulla. Quindi eliminate questi stoloni, cioè i rami laterali che spuntano vicino alla base della pianta.
La raccolta
La pianta produrrà numerosi frutti di piccole dimensioni, dal colore rosso vivo, molto dolci e profumati. I primi frutti maturi, se la pianta sarà ben curata, li potrete vedere a fine primavera. Poi continuerà a produrne fino ai primi freddi. Spunteranno i caratteristici fiorellini bianchi e successivamente piccoli frutti, inizialmente verdi e che poi matureranno diventando rossi.
Piccoli frutti, tante virtù: depurative, diuretiche e antiossidanti
La fragola è una pianta di origine europea nota già ai tempi dei Greci e dei Romani. Fra tutte le varietà, la più nota è quella di bosco, che produce piccoli frutti rosso scuro dalla primavera fino al tardo autunno. E con tantissime proprietà benefiche.
Questi frutti sono noti per le loro virtù depurative e diuretiche. Ma non solo: tra le tante proprietà, infatti, interessante è la capacità di aiutare a controllare i rialzi della pressione arteriosa, frequenti ad esempio nei periodi di maggior stress. Sono considerati tra le fonti alimentari più ricche di composti bioattivi, dalle formidabili proprietà antiossidanti. Una dieta bilanciata ed equilibrata, quindi, non dovrebbe mai privarsi di questi alimenti così importanti.
La fragola di bosco in particolare è ricca di vitamina C, zolfo, calcio, ferro, magnesio e potassio. Poche le calorie: solo 27 ogni 100 grammi. Consigliata quindi nei regimi dietetici dimagranti e nell’alimentazione dei diabetici.
Le fragole contengono poco sodio e una quantità maggiore di potassio e vitamina C. Risultano pertanto utili per la loro azione drenante, contro la ritenzione idrica. Per sfruttare questa proprietà, si possono utilizzare i frutti freschi per preparare frullati e frappé.
Le fragole, così come molti frutto di bosco, sono tra i frutti più ricchi di molecole antiossidanti disponibili in natura. Il loro consumo è infatti consigliato per poter prevenire diverse patologie croniche e degenerative.
Paolo Godina (nutrizionista e direttore Cab Polidiagnostico)
Lo chef Tarabini propone: Fragolata di Fragole di Bosco
Le fragole di bosco sono molto apprezzate in cucina, si prestano per preparare un’infinità di ricette dolci, per guarnire torte, per realizzare marmellate, frullati, centrifugati e succhi di frutta. Ma possono essere consumate fresche, da sole al naturale condite con limone, zucchero, panna o gelato, o in macedonia.
Ecco - anche questa volta - una deliziosa e semplice proposta dello chef stellato Gianni Tarabini, alla guida della brigata di cucina al ristorante La Preséf dell’Agriturismo La Fiorida di Mantello, in provincia di Sondrio: Fragolata di Fragole di Bosco.
Ingredienti:
600 g yogurt bianco
250/300 g fragole di bosco
50 g meringhe
Q.b. limone, arancio, zucchero
Qualche foglia di mentuccia
Preparazione
Versare le fragoline appena raccolte (o una confezione) in un recipiente, condirle con limone, arancio, zucchero e mentuccia. Mescolare accuratamente e farle insaporire per un paio d’ore. Conservarle in frigo per almeno un’oretta prima di servirla.
Prendere dello yogurt naturale, metterlo in un bicchiere o scodellare un paio di cucchiai, adagiare sopra le fragoline e sbriciolare delle meringhe.