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Vuoi diventare casaro di montagna? La Regione organizza un corso

Nove giorni tra lezioni pratiche e teoriche organizzate dall'Ersaf.

Vuoi diventare casaro di montagna? La Regione organizza un corso
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Spesso il rientro in ufficio dalle vacanze fa venire voglia di cambiare drasticamente vita, e a costo di rinunciare alle comodità della città, di dedicarsi a un’attività più vicina ai tempi della natura, più rilassata, più ancestralmente lontana dalla frenesia della quotidianità. Peccato che il mondo dell’agricoltura sia, in realtà, molto meno “naif” di quanto ci si immagini. E che come in tutti gli altri settori, formazione e aggiornamento non sono affatto opzioni di cui si possa fare a meno.

Un corso per diventare casaro di montagna

Ora, Regione Lombardia ha organizzato un corso professionale per diventare casaro di montagna. Nove giorni di lezione, per un totale di 72 ore, permetteranno il prossimo ottobre ad alpeggiatori e produttori di formaggi delle nostre valli, di aggiornare il loro know how in materia di caseificazione. A organizzare il corso è Ersaf, l’ente strumentale della Regione che si occupa di Agricoltura e Foreste. Il costo? Non proprio irrisorio: 800 euro.

“Tra le professioni ‘green’ che sta rivolto proprio a coloro che vogliono un lavoro immerso nella natura tra le Alpi lombarde – spiega Regione in una nota – Il corso è aperto agli alpeggiatori che già trasformano il latte in malga e a tutti quegli operatori di caseifici aziendali che producono formaggio molli e stagionati. Ampio spazio, oltre a un approfondimento teorico, sarà dedicato ad esercitazioni di caseificazione per produzione alcuni dei formaggi più famosi della nostra tradizione: caciotta, tipo monte, taleggio, canestrato, caprino, burro, ricotta”.

Le prove pratiche si svolgeranno in un caseificio di Ponte di Legno in provincia di Brescia, mentre per gli incontri teorici è stato scelto l’hotel “Bleis” sempre a Ponte di Legno.

Agricoltura di montagna “pratica eroica”

“La Regione Lombardia sta seguendo un percorso di valorizzazione eccezionale dei prodotti di montagna. L’agricoltura in alta quota è una pratica eroica che contribuisce alla cura del territorio ed è un presidio sociale contro lo spopolamento” ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura Fabio Rolfi.

“Produrre formaggi alpini è un’opportunità professionale di alto livello e le istituzioni hanno il dovere di formare adeguatamente figure in grado di poter realizzare prodotti di qualità anche in base alle rinnovate esigenze dei consumatori. Gli operatori possono utilizzare anche il marchio nazionale ‘Prodotto di montagna’. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare le eccellenze agroalimentari anche attraverso gli agriturismi lombardi che stanno diventando sempre più ambasciatori dei prodotti tipici del territorio” ha concluso l’assessore.

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