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Valentino rinuncia alle pellicce: 43 lavoratori rischiano il posto

La scelta etica del noto marchio potrebbe mettere in crisi le famiglie dei dipendenti.

Valentino rinuncia alle pellicce: 43 lavoratori rischiano il posto
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Valentino rinuncia alle pellicce. Un scelta dettata da motivi etici, che però rischia di mettere in crisi 43 famiglie. Sono quelle dei lavoratori della Polar Valentino, con sede a Pioltello.

Niente più pellicce per Valentino, ma i lavoratori?

Assemblea sindacale oggi, martedì 15 giugno 2021, nella sede di Pioltello dell'azienda, che dal 2018 è passata sotto il marchio del noto stilista (la sartoria era stata aperta una trentina di anni fa con il marchio Ciwifurs)

La decisione è stata comunicata a metà maggio a seguito di un incontro avvenuto nella sede di Assolombarda. Le delegazioni sindacali dei lavoratori hanno provato a spingere per una riconversione del sito, ma al momento questa possibilità sembrerebbe essere stata esclusa e il futuro dei dipendenti è sempre più in bilico.

Oggi si è tenuta un'assemblea dei lavoratori in previsione di un nuovo incontro che è stato calendarizzato per lunedì 21 giugno 2021, nel corso del quale si potrà avere maggiore chiarezza sul futuro dei lavoratori.

Un settore in difficoltà, ma non in crisi

La notizia dei licenziamenti ha scosso i dipendenti che sono stati investiti dalla scelta aziendale come un fulmine a ciel sereno. Infatti non c'era stato nessun segnale che potesse far ipotizzare la scelta di chiudere lo stabilimento pioltellese. Come tante aziende del settore dell'alta moda, anche la pelliccia aveva risentito della pandemia e della crisi a essa connessa, ma gli ordini non mancavano, così come i progetti in corso d'opera.

Hanno persino appena cambiato gli arredamenti e ci hanno fatto preparare un video per immettere i prodotti nel mercato della Korea.

hanno spiegato i dipendenti delusi. Anche perché quando è avvenuto il passaggio di ramo d'azienda con il subentro di Valentino, i dirigenti in visita avevano assicurato ai lavoratori la tenuta del comparto e la decisione di investire sulla storica azienda pioltellese. Parole che non riflettono la scelta che è stata fatta a maggio.

"Siamo pronti a fare anche i tappi"

Che succederà ai 43 lavoratori che rischiano il posto di lavoro? Questa la domanda che si pongono, tema che sarà trattato nel tavolo virtuale del 21 giugno. I dipendenti si sono detti pronti a mettersi in gioco, anche professionalmente attraverso una riconversione dello stabilimento.

Per non perdere il posto di lavoro sono pronta anche a mettermi a fare i tappi.

ha detto una di loro riassumendo lo spirito dei colleghi. Durante l'assemblea sindacale erano presenti i referenti sindacali territoriali Alessandra Greco della Filctem Cgil, Antonio Feudale  della Uiltec Uil e Mirko Dichio rappresentante Cgil e consigliere comunale.

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Alessandra Greco funzionaria territoriale Filctem Cgil

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Antonio Feudale rappresentante territoriale Uiltec Uil

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Mirko Dichio sindacalista Cgil e consigliere comunale di Pioltello

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