Omicron e l'allarme rosso per le imprese, tra calo della clientela e dipendenti contagiati
Per il 91% delle aziende le misure economiche di sostegno messe in atto dal Governo sono insufficienti.
Omicron e l'allarme rosso per le imprese, tra calo della clientela e dipendenti contagiati. Il sondaggio di Confcommercio: per il 91% delle aziende le misure economiche di sostegno messe in atto dal Governo sono insufficienti.
Omicron fa scattare l'allarme rosso per le imprese
L’effetto Omicron pesa in modo molto rilevante sull’andamento delle attività economiche del terziario di Milano, Monza e Brianza e Lodi. Il dato emerge chiaramente dai risultati del sondaggio di Confcommercio Milano, con i dati elaborati dall’Ufficio Studi, che in tre giorni ha coinvolto oltre mille imprese: il 43% di Milano città, il 31% dell'hinterland milanese, il 18% della Brianza e l'8% di Lodi. Maggiori risposte da ristorazione (26%), servizi (20%) e vendita al dettaglio non alimentare (19%).
I timori raccontati dai diretti interessati
Per il 72% degli interpellati, la moltiplicazione dei contagi ha provocato il calo della clientela e per il 41% ci sono difficoltà per dipendenti e collaboratori a casa in quarantena. Segnalati problemi anche nei rifornimenti (21%). Solo l’8% delle imprese non rileva variazioni significative. Pesa e ha conseguenze economico-organizzative dirette per molti operatori anche la crescita dello smart working: lo rileva il 68% delle imprese. In particolare per ristorazione e ricettività (87%). E il 67% valuta una ricaduta negativa sugli affari con l’eventuale passaggio della Lombardia in zona arancione, che comporterebbe molte limitazioni senza Green pass: il 57% stima una perdita variabile dal 10 al 30%. Il 10% teme anche il rischio di chiusura.
"Misure economiche di sostegno insufficienti"
Altissima (per il 91% delle imprese) è l’insoddisfazione sulle misure economiche attualmente in vigore per contrastare gli effetti dell’emergenza Covid. Come priorità il 37% chiede agevolazioni fiscali, il 28% maggiori e più rapidi indennizzi, una moratoria creditizia il 18% e la cassa integrazione Covid il 17%.
Unica nota positiva: la fiducia nell'efficacia del vaccino
C’è fiducia nel vaccino: l’80% è d’accordo con l’obbligo introdotto per gli over 50. Più articolata, invece, la valutazione generale sui provvedimenti e le iniziative per contrastare l’emergenza pandemica: misure eccessive per il 55%, insufficienti per il 45%.
"Rischiamo una nuova e profonda crisi"
"A causa degli effetti della variante Omicron le imprese del terziario rischiano una nuova e profonda crisi - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - Cali di fatturato e problemi di personale sono le criticità più evidenti. Da qui la richiesta urgente al Governo, ma anche alle istituzioni locali, di attivare al più presto sostegni per i settori imprenditoriali più colpiti. In particolare indennizzi, rinnovo della cassa Covid e moratorie fiscali e creditizie. Certamente non ci troviamo di fronte a una situazione estrema come l’inizio della pandemia. Oggi abbiamo armi efficaci, come i vaccini, per affrontare l’emergenza sanitaria, ma non va assolutamente sottovalutata la nuova sofferenza del sistema imprenditoriale".