Nuova mensa scolastica da un milione di euro
Le risorse saranno recuperate con la vendita all’asta di un terreno.
Una nuova mensa scolastica da un 990mila euro. Perse o quasi le speranze di realizzare la scuola materna, l’Amministrazione di Rivolta punta a costruire almeno il refettorio.
Nuova mensa per le scuole
E’ questa la spesa che spicca nel Bilancio di previsione 2018-2020 che l’assessore alla partita Elena Nicotera ha presentato in Consiglio comunale martedì sera. D’altra parte, anche dopo il sopralluogo congiunto tra minoranze e maggioranza nelle scuole, era emersa ancora più evidente l’inadeguatezza del seminterrato come mensa.
Una spesa ingente
Il costo dell’opera non è comunque indifferente, e per reperire i fondi «RivolTiamo» intende vendere l’area edificabile e già urbanizzata di via Masaccio.
«Abbiamo sempre detto che avremmo atteso i tre anni del bando regionale per vedere se ci fosse la possibilità di ottenere dei fondi per la nuova materna – ha spiegato il sindaco Fabio Calvi – Ma, sebbene la graduatoria ufficiale non sia ancora uscita, confidiamo poco nel buon esito. Dunque abbiamo deciso di stralciare la parte del progetto che riteniamo più necessaria, la mensa. Sappiamo tutti che quella per le elementari ha diversi problemi, anche solo per il sovraffollamento, mentre la cucina della materna è al di sotto dei locali quindi, in deroga. Pensiamo a una mensa con cucina e ufficio centralizzato, liberando anche i locali del centro sociale. Le risorse le recupereremo con la vendita all’asta del terreno, fatto rivalutare dal perito che ha stabilito la cifra di 1.100.000 euro.
E la fiera di Sant’Apollonia trasloca
«Settimana prossima ci convenzioneremo con uno dei due imprenditori che ha deciso di investire sull’”Atr” che cederà un’area grande il doppio, confinante con l’attuale, quindi senza disagi per l’esposizione del bestiame», ha concluso Calvi. Il consigliere di minoranza Gualtiero Debernardi ha chiesto però dettagli sulla tempistica.
«Approvato il bilancio predisporremo il bando di gara, quindi ci vorranno meno di sei mesi per arrivare all’offerta – ha risposto il primo cittadino – Vediamo chi partecipa e se non c’è nessuno procederemo al ribasso».